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Esteri
Afghanistan, bandiera dell’Emirato islamico a Kabul. Le critiche a Biden

Durante la campagna per le presidenziali dello scorso anno, il presidente Usa, Joe Biden, si è presentato come un leader giramondo che aveva guidato la Commissione per le Relazioni estere del Senato, come l'uomo di punta dell'ex presidente Usa Barack Obama su complesse questioni internazionali che era determinato a usare una mano ferma per quel che riguardava la sicurezza nazionale. Eppure il tumulto che ha travolto l'Afghanistan, che ha portato Biden a inviare 4.000 soldati nel Paese solo poche settimane dopo averne fatti ritirare 1.500, ha messo la Casa Bianca di fronte a una crisi che potrebbe avere conseguenze umanitarie e di sicurezza nazionale durature, dicono gli ex funzionari.

LA BANDIERA TALEBANA DELL'EMIRATO ISLAMICO SUL PALAZZO PRESIDENZIALE A KABUL/ La capitale dell' Afghanistan, Kabul, è in mano ai talebani e l'intero Paese è diventato un emirato islamico. L'immagine del Palazzo presidenziale, abbandonato dal presidente Ashraf Ghani, con la bandiera che sventola rimarrà nella storia di un Paese tornato dopo 20 anni nella morsa dell'oscurantismo. Un potere riconquistato in poco tempo, in meno di un mese, periodo in cui gli studenti coranici hanno portato avanti un'avanzata città per città, a cui non è stata opposta grande resistenza. "Hanno vinto, ora i talebani tutelino gli afghani". L'ex presidente dell'Afghanistan ha spiegato in un messaggio su Facebook di essere fuggito "per evitare un massacro" a cominciare dalla capitale Kabul. Ghani, sua moglie, il capo dello staff e il consigliere per la sicurezza nazionale sono arrivati a Tashkent, capitale dell'Uzbekistan. Sul palazzo presidenziale sventola la bandiera talebana, bianca con la shahada, la scritta in arabo della testimonianza su Dio: "Testimonio che non c'è nessun dio, al di fuori di Dio e testimonio che Maometto è il profeta di Dio". L'Afghanistan tornerà al nome precedente all'arrivo degli americani nel 2001: emirato islamico dell'Afghanistan e a guidare la prima fase sarà il Mullah Abdul Ghani Baradar

Biden ha difeso risolutamente la sua decisione di ritirare le truppe dal Paese, affermando che Washington ha portato a termine la sua missione nella regione uccidendo Osama bin Laden e privando al Qaeda del suo rifugio in Afghanistan e non ha nulla da guadagnare mantenendo i suoi schieramenti militari nel Paese.

"Un anno in più, o cinque anni in più, di presenza militare degli Stati Uniti non farà la differenza se l'esercito afghano non potrà o non vorrà mantenere il controllo del proprio Paese", ha detto Biden sabato aggiungendo che "un'infinita presenza americana nel conflitto civile di un altro Paese non è accettabile per me".

Ieri il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha intensificato gli sforzi dell'amministrazione Biden per mettere a tacere i critici affermando che l'ex presidente Donald Trump ha permesso alla minaccia dei talebani di crescere sotto i suoi occhi. '" talebani erano nella loro posizione più forte dal 2001 quando siamo entrati in carica", ha detto Blinken alla Nbc. Alcuni ex funzionari, tuttavia, affermano che il ritiro delle truppe deciso da Biden sia stato un errore e che potrebbero esserci ripercussioni durature.

L'amministrazione Biden sta cercando di evacuare migliaia di alleati afgani, ma la situazione nel Paese potrebbe rappresentare una minaccia per i diritti delle donne e fornire ai gruppi terroristici l'opportunità di trasferirsi nelle aree non governate dell'Afghanistan. "Penso che sia schiacciante per lui aver creato questa situazione nella sua prima azione significativa come comandante in capo", ha detto Ryan Crocker, che ha servito come ambasciatore degli Stati Uniti in Afghanistan durante l'amministrazione Obama e ha lavorato sotto presidenti democratici e repubblicani.

"E' un errore e come americano sono profondamente preoccupato", ha aggiunto. Finora, i sondaggi dell'opinione pubblica mostrano che una pluralità di americani è favorevole alla posizione di Biden. Tuttavia, indicano anche che molte persone hanno prestato poca attenzione all'Afghanistan negli ultimi anni e che gli atteggiamenti potrebbero cambiare a seconda di come si svolgeranno gli eventi dopo che l'ultimo soldato statunitense avrà lasciato il Paese.

In un sondaggio di settembre dell'organizzazione di ricerca Norc presso l'Università di Chicago, il 38% degli intervistati ha sostenuto la rimozione di tutte le forze americane dopo che è stato loro ricordato quanti soldati degli Stati Uniti hanno perso la vita nel conflitto di quasi 20 anni: circa 2.400. Il 57% ha riconosciuto, tuttavia, di non aver seguito da vicino le notizie sul ruolo degli Stati Uniti nel Paese.

"Gli americani possono aver sostenuto il ritiro dall'Afghanistan ma le opinioni potrebbero cambiare se iniziassimo a vedere i talebani picchiare le donne per le strade, impedire alle ragazze di andare a scuola e trattare brutalmente la popolazione come hanno fatto negli anni '90, o se vedremo il riemergere di un focolaio di terroristi, tra cui l'arrivo di combattenti terroristi stranieri'", ha detto Lisa Curtis, che ha servito come alto funzionario del Consiglio di sicurezza nazionale per l'Asia meridionale e centrale durante l'amministrazione Trump.

Biden non ha ereditato una mano forte in Afghanistan. Nel febbraio 2020, l'amministrazione Trump ha concluso un accordo con i talebani che chiedeva a tutte le truppe straniere di lasciare il Paese entro maggio 2021. Desideroso di ridurre la presenza militare degli Stati Uniti, l'ex presidente Usa Trump ha ridotto le forze statunitensi più rapidamente di quanto richiesto dall'accordo. Quando Biden è entrato in carica a gennaio, gli Stati Uniti avevano 2.500 soldati in Afghanistan, il livello piu' basso dal 2001, cosa che ha diminuito l'influenza militare di Washington.

(Segue: le critiche politiche a Biden...)

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