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Esteri
Biden furioso con Netanyahu. Israele teme attacchi dall'Iran
Benjamin Netanyahu 

Biden "molto arrabbiato" con Netanyahu. Israele teme attacchi dall'Iran

Nel corso della telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, riportano i media americani citando fonti dell'amministrazione americana, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e' stato descritto come "molto arrabbiato" riguardo l'attacco israeliano in cui sono morti sette volontari che lavoravano per World Central Kitchen.  Il colloquio telefonico tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu è durato circa 45 minuti. Lo hanno riferito i media israeliani.

"I passi presi da Israele a Gaza per la protezione della vita dei civili sono insufficienti e inaccettabili". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken. "Le democrazie danno valore alla vita umana, ogni vita umana è importante, questo ci divide dai terroristi, se perdiamo questo perdiamo la differenza fra noi e i terroristi", ha aggiunto.

LEGGI ANCHE: Israele: "Qualche progresso nei negoziati al Cairo". Netanyahu dimesso presto

M.O.: Netanyahu, faremo del male a chi ci fa del male

"Noi faremo del male a coloro che ci fanno del male o che intendono farci del male". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a una riunione del gabinetto di sicurezza, subito dopo la sua telefonata con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, facendo riferimento alle minacce provenienti dall'Iran. "L'Iran agisce contro di noi da anni - direttamente e tramite delega. E, quindi, Israele agisce contro l'Iran e i suoi delegati - in modo difensivo e offensivo", afferma. "Sapremo difenderci e agiremo secondo il semplice principio: coloro che ci fanno del male o intendono farci del male, noi faremo del male", ha ribadito il premier.

M.O.: Israele altera il Gps per prevenire attacchi da Iran

Oggi Israele inizierà ad alterare deliberatamente i servizi Gps in tutto il Paese per prevenire possibili attacchi con missili o con droni, come vendetta per l'attacco attribuito ad aerei israeliani al consolato iraniano a Damasco, che ha ucciso 13 persone, tra cui sette guardie rivoluzionarie iraniane. "Oggi il sistema di sicurezza ha iniziato ad attivare il disturbo del Gps in tutto il Paese, compreso il centro, come parte dei preparativi per la vendetta iraniana e il lancio di missili da crociera, droni e missili guidati verso Israele", ha riferito l'emittente pubblica israeliana Kan. Per questo gli utenti dell'applicazione di localizzazione Waze, prodotta in Israele, vedranno le interferenze e saranno riconosciuti in ogni momento come se si trovassero a Beirut, in Libano. L'esercito israeliano ha annunciato ieri di aver aumentato il numero di personale e riservisti in servizio nelle forze aeree, in quello che i media israeliani associano a uno stato di "massima allerta" dopo l'attacco di lunedi' al consolato iraniano in Siria.

Il presidente iraniano Ibrahim Raisi minacciato Israele in seguito all'attacco attribuito a Israele, in cui sono morti alti funzionari iraniani tra cui Mohammad Rezahedi, comandante della Forza Quds in Siria e Libano. "L'attacco non resterà senza risposta. I sionisti devono sapere che non raggiungeranno mai i loro obiettivi malvagi attraverso azioni così disumane", ha dichiarato. Il leader supremo iraniano Ali Khamenei, che ha persino giurato vendetta contro Israele per l'attacco a Damasco, osservando che Israele "se ne pentirà", mentre l'ambasciatore iraniano in Siria ha sottolineato che "Israele ha superato le linee rosse". L'attacco israeliano di lunedì a Damasco è il peggior colpo inferto al corpo militare d'élite dalla morte di Qasem Soleimani, generale iraniano a capo della Forza Quds della Guardia Rivoluzionaria, ucciso dagli Stati Uniti nel 2020 in un bombardamento in Iraq.






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