Esteri

Biden e quel "dittatore" a Xi che pregiudica il disgelo. Dubbi Dem sul 2024

di Redazione Esteri

Uscita fuori dal protocollo diplomatico del leader americano, appena dopo la visita di Blinken a Pechino. E ora i Dem si chiedono se puntare ancora su di lui

Lui stesso si è definito in passato una "macchina da gaffe" e sembra che stia facendo di tutto per confermare questa nomea. Qualche esempio? Solo pochi giorni fa, Biden ha dichiarato: "Abbiamo in programma di costruire una ferrovia dal Pacifico fino all'Oceano Indiano. Abbiamo in programma di costruire in Angola uno dei più grandi impianti solari del mondo. Potrei continuare, ma non lo farò. Sto andando fuori copione. Mi metterò nei guai". Un video delle osservazioni è stato condiviso su Twitter, diventando rapidamente virale e venendo visto più di due milioni di volte da quando è stato pubblicato. Il video ha ricevuto anche una valanga di risposte da parte di alcuni critici di alto profilo.

Sempre nelle scorse settimane ha concluso un discorso con un ermetico "God save the Queen", che ha lasciato interdetti i presenti e tutti coloro che hanno guardato il video sui social. Sempre nelle scorse settimane, ha dichiarato erroneamente di avere quattro nipoti, mentre in realtà ne ha cinque, durante un evento alla Casa Bianca.

Ma l'elenco è interminabile. All'inizio di questo mese, Biden ha falsamente detto ai giornalisti che aveva in programma di tenere una "grande conferenza stampa" più tardi quel giorno, cosa che lo staff della Casa Bianca ha chiarito, dicendo che si riferiva a un'intervista pre-programmata. Un mese prima, aveva detto ad Al Roker della NBC che sperava di organizzare "almeno altri tre o quattro" pranzi di Pasqua alla Casa Bianca, prima di aggiungere: "Forse cinque, forse sei, che diavolo?". In occasione di un altro evento alla Casa Bianca, alla fine dell'anno scorso, ha affermato di aver conferito nel 2008 a suo zio la medaglia Purple Heart per il servizio prestato nella Seconda guerra mondiale, sebbene lo zio fosse morto un decennio prima. E come vicepresidente, si è riferito a se stesso come "presidente" durante un gala nel 2013.

Insomma, una gran confusione. Anche se la maggior parte delle gaffe sono innocue, quella su Xi Jinping rischia invece di rappresentare un grosso problema diplomatico nel rapporto bilaterale più importante a livello mondiale. E forse tra i Democratici c'è chi si sta chiedendo se sia il caso di puntare ancora su di lui per il 2024.