Esteri
Biden, trovati altri documenti "riservati": imbarazzo alla Casa Bianca
La notizia è stata rivelata dall'Nbc, ma non si conoscono ancora i dettagli. La scoperta arriva poco tempo dopo il ritrovamento di un primo dossier
Usa, spuntano altri documenti "riservati" negli uffici del presidente Biden. È il secondo dossier nel giro di pochissimo
Altro colpo di scena alla Casa Bianca, altro “smacco” per il presidente degli Stati Uniti: la Nbc ha infatti dato notizia di un secondo ritrovamento di documenti “riservati” di quando Joe Biden era vice di Barack Obama. La scoperta, da parte degli avvocati del “first man” americano, è appunto la seconda nel giro di pochissimo tempo, visto che la prima serie di dossier era stata trovata il 2 novembre, sei giorni prima delle elezioni di midterm, nell'ex ufficio di Washington utilizzato dal 2017 al 2019 da Biden in qualità di professore onorario dell'Università della Pennsylvania. I file riguardavano Iran, Regno Unito e Ucraina e risalgono al 2013 e al 2016.
I legali del presidente Usa hanno già consegnato i documenti ai funzionari dei National Archives, gli Archivi di Stato a cui tocca per legge conservare tutti gli atti dei presidenti e vicepresidenti al termine del loro mandato. Al momento non si conosce il livello di classificazione, il numero dei documenti e il momento esatto in cui sono stati scoperti.
Usa: nominato procuratore speciale per carte segrete Biden
L'attorney general Merrick Garland ha annunciato la nomina di un procuratore speciale per indagare sui documenti classificati di Joe Biden. Si tratta di Rob Hur, ex procuratore del Maryland.
Altri documenti riservati di Biden, l’imbarazzo della Casa Bianca e del presidente
Quello che si sa è che la scoperta sta facendo crescere l'imbarazzo della Casa Bianca, con la portavoce, Karine Jean-Pierre, che insolitamente ha dribblato le domande dei giornalisti nel briefing quotidiano, evitando più volte di rispondere sul caso dei documenti ritrovati, e dichiarando solo che la questione viene seguita “seriamente”. “Io non risponderò su questo tema - ha detto - è un procedimento in corso”. Lo stesso Biden, del resto, si è mostrato in difficoltà, tanto che pressato dai reporter durante il suo viaggio ufficiale in Messico si è limitato a dire di essere rimasto “sorpreso” dalla scoperta dei documenti, e di non conoscerne i contenuti.
Documenti segreti scoperti in un ufficio di Biden. I Repubblicani: “Vogliamo un’inchiesta”
Durissima, invece, la reazione dei repubblicani: i sostenitori dell’ex presidente statunitense, infatti, chiedono un’inchiesta e la nomina di uno “special counsel”, dopo quello nominato dal ministro della Giustizia per riunire le indagini che riguardano Donald Trump, tra cui quella riguardante i trecento file, di cui molti "top secret", che il tycoon aveva portato via dalla Casa Bianca per tenerli nel suo resort in Florida. A tal proposito, il senatore conservatore Lindsey Graham: "Se ha ritenuto necessario nominare uno special counsel per fare luce su come Trump ha gestito documenti riservati - ha dichiarato - lo stesso deve fare per come ha mal gestito il presidente Biden documenti riservati quando era vicepresidente".
Mike Turner, presidente della commissione Intelligence, ha contattato il direttore dell’intelligence Avril Haines, sostenendo che la decisione di Biden di tenersi documenti riservati è una "potenziale violazione delle leggi che proteggono la sicurezza nazionale, inclusi l’Espionage Act e il Presidential Records Act". Ovvero la legge che vieta interferenze sulla sicurezza militare e nazionale degli Stati Uniti e l’obbligo di un presidente, e vicepresidente, di consegnare tutti i documenti ufficiali. Nei giorni scorsi è intervenuto anche Donald Trump Jr: "Ci è stato detto per mesi che questo era tradimento e motivo di impeachment e meritevole di pena di morte. Ma adesso ho la sensazione che non succederà niente". Lo scontro politico è solo all’inizio.