Esteri

Cara Ue non essere debole, non essere stupida e non farti prendere dal panico

L'Ue è stata uno dei primi obiettivi del presidente, che ha definito durante il suo discorso al Rose Garden come "commercianti molto duri" e "patetici"

di Matteo Castagna

Cara UE, non farti prendere dal panico!

 
La guerra commerciale è iniziata. Ma è anche sospesa... Forse è già finita? E' quanto si chiede la giornalista Giulia Poloni sul popolare media online statunitense "Politico", ove tiene una sagace rubrica umoristica settimanale: "Declassified". "Nessuno è al sicuro dalla furia tariffaria del presidente degli Stati Uniti e "capo bambino" Donald Trump, nemmeno i pinguini che vivono a Heard Island e McDonald Island. Che, diciamoci la verità, pensavamo tutti fossero un luogo inventato, aggiunto dallo staff di Trump alle gigantesche mappe di cartone, per confondere i giornalisti" - è l'incipit dell'articolo.
 
Se mai ci fosse un paese che tutti noi daremmo per scontato che Donny la Minaccia avrebbe risparmiato dalla rovina finanziaria, è quello che prende il nome dal suo ristorante preferito. "Ma, a quanto pare, questo lusso è concesso solo ai veri amici e alleati degli Stati Uniti: Russia e Corea del Nord" - scrive, ironicamente, ma non troppo, Politico. L'UE è stata uno dei primi obiettivi del presidente, che ha definito durante il suo discorso al Rose Garden come "commercianti molto duri" e "patetici". Dite quello che volete di Donny, ma sa sempre essere un vero maestro del complimento...soprattutto a sinistra. "Non appena la notizia si è diffusa, tutti gli occhi, a Bruxelles, si sono puntati sulla Presidente della Commissione e Regina del commercio europeo Ursula Von der Leyen, che ha prontamente risposto che...avrebbe parlato il giorno dopo. I cittadini e le imprese dell'UE si sono sentiti molto rassicurati... La mattina seguente, l'intero continente (più o meno) era incollato agli schermi, ai telefoni o ai piccioni viaggiatori per ascoltare cosa avesse da dire.
 
L'UE adotterà un approccio "occhio per occhio e dente per dente"? O offrirà qualcosa per calmare Donny? Von der Leyen si arrenderà o no ? La regina Ursula calmò i più grandi timori delle masse, dando finalmente una risposta diretta e precisa: il blocco era (inserire una pausa per dare un effetto drammatico) "pronto a rispondere". Più chiaro di così...si muore". Dopo pochi giorni, la perennemente indecisa e timorosa della burocrazia von der Leyen ha tentato un'altra tattica: è passata dal prepararsi a rispondere al rispondere (forse), offrendo, prima una carota alla Casa Bianca, proponendo di rimuovere tutti i dazi industriali sulle esportazioni verso gli USA e poi un bastone sotto forma di dazi di ritorsione. Ora, l'intera questione è congelata per 90 giorni. Nessuno può dire cosa succederà, se succederà qualcosa.
 
Quello che possiamo dire con certezza è che – se conosciamo i nostri politici – qualsiasi decisione definitiva richiederà tempo e probabilmente non sarà affatto definitiva. Ma, se Sua Maestà la Regina Ursula è in cerca di un consiglio non richiesto, noi ci permettiamo, umilmente, di fornirglielo. "Le vere intenzioni di Donny risiedono sempre nelle sue "Verità": "Non essere debole! Non essere stupido! Non essere in preda al panico", e tutto andrà per il meglio" - conclude "Declassified" su Politico. Noi, in Italia, ci siamo accorti che all'estero abbiamo più stima e fiducia che in patria, tanto che a trattare con Donny non è volata la Regina Ursula né l' Imperatore francese Napoleon, ma la nostra principessa Giorgia, la quale consolida il nostro Belpaese, nel contesto internazionale, nel ruolo di mediatore tra USA e UE, sperando in "uno zero a zero" sui dazi reciproci, per chiudere la questione.
 
E, dati i solidi rapporti politici sostenuti da molte idee comuni con Donny, oltre ai complimenti reciproci, in mondo visione, che fanno rodere il fegato ai vertici UE, al solito Napoleon, al Regno Unito e alla Germania, la nostra principessa spera di riuscire a portare a casa qualcosa in più per il nostro Paese. Per questo, in settimana, tutta la galassia liberal ha fatto scorte di Maalox e Xanax, passando dal rosso pompeiano al viola d'invidia, verso colei che è diventata l' incubo Giorgia, da attaccare sempre e comunque, fino ad apparire anti italiana, perché la scena ce l'ha lei e non più i leader Dem, globalisti, woke e compagnia cantante un amaro "Bella ciao".
 
Tornando ad uno stile più o meno serio, sarebbe bene che la UE comprendesse che nessun Imperatore, Kaiser o Regina ha la forza e l'autorevolezza per mettersi di traverso fra Donny e lo Zar nel raggiungimento di una pace duratura in Ucraina e neppure può permettersi di mostrare muscoli di cartone e miopia politica, in una guerra commerciale, il cui reale obiettivo è colpire la Cina, non l'Europa. Il reale grido di dolore delle imprese italiane, i cui imprenditori capiscono di economia più di molti burocrati a Bruxelles o pennivendoli mainstream, non è verso Donny, ma rivolto alla Regina Ursula: "non devi attuare alcuna ritorsione nei confronti degli USA" - ha twittato Fabio Innocenti - aggiungendo che "la UE deve: 1) Eliminare il Green Deal, così da abbassare i costi per le imprese".
 
Chi scrive ricorda che, secondo uno studio del francese Rousseau Institute, tale ideologico e folle progetto prevede un impegno di spesa pari a 40.000 miliardi di euro da qui al 2050, ovvero 1.520 miliardi all'anno per l'Unione Europea. Somma astronomica pari al 10% del Pil europeo. Venisse ampiamente ridimensionata, ci sarebbero i fondi da destinare alla sanità, alle pensioni, alla pubblica sicurezza, al welfare state, in agonia a causa del primato dei mercati senza regole sulla politica e della logica del profitto in ogni ambito, calpestando la dignità umana di molti. Continua sempre su X il già citato imprenditore: "2) Eliminare le sanzioni alla Russia così da permettere altri sbocchi di mercato". Chi scrive ritiene che questo agevolerebbe anche il processo di pace tra Russia e Ucraina. Infine, punto "3) Rinunciare al riarmo e dare soldi alle aziende". Chi scrive ritiene il riarmo un azzardo molto pericoloso, volto a favorire solo le industrie di produzione tedesche, in una Germania in ginocchio per l'instabilità politica e a causa di una economia da anni a trazione socialista, bocciata dagli elettori.
 
Perciò torna adeguato quello che Politico ha definito il motto di Donald Trump: cara UE, "non essere debole! Non essere stupida! Non essere in preda al panico", lavora per il bene comune, non per gli interessi di pochi, "e tutto andrà per il meglio", anche per te, che saresti ancora in tempo per ottenere non più di una scialuppa di salvataggio dal barcone globalista che sta affondando.