Esteri

Catalogna, trionfo degli independentisti: hanno la maggioranza assoluta

Elezioni Catalogna, boom degli indipendentisti. Ma Ciudadanos è primo partito

 Riscossa degli indipendentisti e sonoro schiaffo al premier Mariano Rajoy in Catalogna, la regione spagnola ribelle che, accorsa in massa alle urne, ha tributato la maggioranza assoluta dei seggi alle 3 forze separatiste che controllavano il 'Parlament' sciolto dal governo di Madrid dopo la dichiarazione unilaterale di indipendenza del 27 ottobre scorso. Ma il primo partito e' Ciudadanos, fortemente unionista, che ha ottenuto 37 seggi, 12 in piu' di quelli guadagnati nel 2015.

Junts per Catalunya (la lista indipendentista dell'ex presidente catalano destituito, Carles Puigdemont), Esquerra Republicana (sinistra indipendentista dell'ex vicepresidente Oriol Junqueras attualmente in carcere) e Cup (sinistra radicale indipendentista) hanno ottenuto complessivamente 70 seggi su 135, due in piu' di quelli necessari per assicurarsi la maggioranza in Parlamento e due in meno rispetto quelli che controllavano nella precedente legislatura. Il Partito Popolare Catalano (Ppc) di Rajoy e' andato peggio di tutti, perdendo 8 seggi rispetto al 2015.

La sessione costitutiva dell'assemblea catalana dovra' tenersi entro il 23 gennaio e il primo turno per l'elezione del presidente dovra' svolgersi entro il 10 febbraio. Se per aprile non sara' stato possibile eleggere il nuovo presidente, scattera' lo scioglimento automatico dell'assemblea con nuove elezioni a fine maggio. C'e' molta incertezza su quello che potra' succedere. Puigdemont, il leader della lista indipendentista piu' votata, sarebbe il naturale candidato a ricevere la fiducia parlamentare ma se tornasse in Spagna verrebbe immediatamente arrestato, come Junqueras, per sedizione e ribellione. Rajoy ha promesso di restituire alla Catalogna la sua piena autonomia politica e istituzionale se sapra' dotarsi di un nuovo governo che rinunci a qualsiasi velleita' secessionista.