Esteri
Cesare Battisti sta per essere estradato
Attesa fra poco la decisione della corte
La vicenda del terrorista Cesare Battisti residente in Brasile ha due componenti che però sono strettamente interlacciate.
La prima è tecnica e cioè il meccanismo istituzionale e amministrativo che permette l’estradizione, la seconda invece -ed è il più importante- è politica e riguarda la volontà concreta di estradarlo.
Il presidente brasiliano Michel Temer è pronto a “revocarne la residenza” e questo porta come conseguenza la possibilità di estradizione in Italia, segno della volontà politica di cui dicevamo. Ora si aspetta appunto la parte “tecnica” e cioè il parere definitivo del Supremo tribunale federale spettante al giudice Luiz Fux che ha preso tempo perché impegnato in altro e poi perché in Brasile oggi inizia un ponte di vacanze.
Nel 2010, l’ex presidente brasiliano Lula (ora nei guai per corruzione) si espresse contro l’estradizione e Fux deve valutare se annullare questa decisione.
Lula è un esponente di sinistra della politica brasiliana e pare ovvia la motivazione ideologica della sua decisione ed in questa fase post - Lula, il presidente Temer vuole affermare il suo potere e la sua visione politica in questa maniera.
Nel frattempo l’Italia ha chiesto formalmente e politicamente l’estradizione e il ministro della Giustizia Orlando, pur essendo anche lui un esponente di sinistra della politica italiana, ha avuto nette parole di condanna per quanto imputato all’ ex terrorista rosso, tuttavia sembra debole l’azione della Farnesina e del ministro Angelino Alfano sulla vicenda. Sta infatti ad Alfano, più che ad Orlando, prendere una iniziativa che in questo frangente di incertezza potrebbe finalmente far pendere l’ago della bilancia dalla parte giusta a fare tornare Battisti a scontare la sua giusta pena in Italia.