Esteri

Cina: la riforma fiscale di Xi fa tremare il lusso, made in Italy compreso

di Lorenzo Lamperti

I brand del lusso (compresi quelli del Made in Italy) temono la riforma fiscale di Xi

Dieci anni più tardi, invece, nel 2060, la Cina dovrà aver raggiunto la neutralità carbonica. Ecco perché si sta provando a limitare le emissioni. Anche se la recente crisi energetica ha costretto le autorità a rivedere la timeline del loro stop al carbone. Un problema che dimostra anche la difficoltà di Pechino di diversificare le propri fonti energetiche e procedere verso l'implementazione di quelle rinnovabili e degli obiettivi green annunciati da Xi. eccato che al momento la domanda e la produzione di carbone continuino ad aumentare. Anche a causa delle necessità post Covid, l'utilizzo delle fonti tradizionali di energia sono in crescita e questa tendenza non accennerà a cambiare nei prossimi anni. 

L'impatto di queste tendenze potrebbe portare a quello che Giuliano Noci ha definito "rallentamento strutturale". Nomura ha tagliato le stime per il 2021 dal +8,2% al +7,7%. Stime già corrette pochi giorni fa da Fitch, che era scesa dal +8,4% al +8,1% per il rallentamento del settore immobiliare. I dati del terzo trimestre, rilasciati pochi giorni fa, hanno mostrato un rallentamento della crescita al 4,9%, sotto le previsioni. Al Partito, per ora, non sembra importare più di tanto. Sembra essere stato messo in conto qualche rallentamento pur di "riordinare" le stanze di casa.