Corea del Nord, Kim interrompe i test nucleari. Trump esulta ma Tokyo è fredda
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha annunciato la sospensione di tutti i test nucleari e balistici in vista dello storico incontro con Trump
Corea del Nord: Kim ferma test nucleari, Trump esulta
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha annunciato la sospensione di tutti i test nucleari e balistici, a meno di una settimana dallo storico vertice con il presidente sudcoreano Moon Jae-in e in vista dell'attesissimo faccia a faccia con Donald Trump. Il presidente americano esulta, Pechino e Seul accolgono l'annuncio con soddisfazione, ma il Giappone, il Paese piu' minacciato dai recenti test missilistici, e' cauto ed esorta la comunita' internazionale a mantenere la pressione su Pyongyang. Kim infatti non ha dato alcuna indicazione sul fatto che la Corea del Nord potrebbe essere disposta a rinunciare alle sue armi nucleari, o ai missili con cui puo' raggiungere anche gli Stati Uniti.
Anzi, il Paese ha sviluppato con successo il suo arsenale nucleare, comprese le testate miniaturizzate adattabili ai missili, ha detto Kim, e per questo "non sono piu' necessari test nucleari e test di missili balistici a medio e a lungo raggio e lanci di missili intercontinentali" (Icbm). Il sito atomico di Punggye-ri "ha compiuto la sua missione": da oggi la Corea del Nord sospende tutti i test nucleari e missilistici, ha annunciato il dittatore al comitato centrale del Partito del lavoro di Corea (Wpk).
La notizia, tramite l'agenzia stampa del regime Kcna, ha fatto il giro del mondo. "Ci uniremo agli sforzi internazionali per fermare insieme i test atomici", ha dichiarato Kim facendo esultare Trump. "Questa e' una notizia molto buona per la Corea del Nord e per il mondo", ha twittato il presidente americano dal suo resort della Florida, definendosi "ansioso" di incontrare Kim in occasione dello storico bilaterale in programma entro l'inizio di giugno.
Il nuovo segnale di distensione e' arrivato all'indomani dell'attivazione della linea 'rossa' di comunicazione diretta tra le due Coree e ad una settimana dal vertice di Kim con il presidente sudcoreano Moon Jae-in, in programma venerdi' prossimo, nella Zona demilitarizzata che divide in due la penisola. La plenaria del comitato direttivo del partito era stata convocato proprio per delineare "una nuova fase" nella politica di Pyongyang che ha condotto tutti e 6 i suoi test nucleari a Punggye-ri, nel Nordest del Paese.
La Corea del Sud accoglie l'annuncio come un "progresso significativo per la denuclearizzazione, che e' quello che il mondo si augura" e che "creera' un clima molto positivo per il successo degli imminenti summit". La Cina parla di una decisione che "contribuira' a facilitare ulteriormente la situazione e a promuovere la denuclearizzazione e la soluzione politica della questione della penisola". Ma il Giappone ha definito l'annuncio insufficiente. Per il premier Shinzo Abe si tratta solo di "un passo avanti" che dovra' portare pero' a una "denuclearizzazione completa e verificabile". "Non e' il momento per allentare la pressione", ha avvertito il ministro della Difesa Itsunori Onodera.