Esteri

Coronavirus, Europa lancia l’allarme: ‘In alcuni stati è peggio che a marzo’

La Commissione europea lancia l'allarme: "La situazione in alcuni Paesi dell'Unione è peggiore che a marzo, siamo preoccupati, se vogliamo evitare un nuovo lockdown generalizzato i governi devono prendere misure". A parlare è Stella Kyriakides, delegata alla Salute nella squadra di Ursula von der Leyen. "La mia responsabilità è rimanere vigile: capisco che alcuni potrebbero pensare che lanciamo messaggi pessimistici, ma invitiamo con urgenza i governi ad applicare le misure raccomandate a luglio se vogliono evitare di trovarsi costretti a decretare nuove chiusure totali. Questo è un allarme".

A luglio la Commissione europea aveva già diffuso una comunicazione nella quale prometteva ai cittadini che non ci sarebbero più stati lockdown totali, elencando i provvedimenti consigliati per raggiungere questo obiettivo. Ma la situazione è tornata drammatica. "In estate l'alleggerimento delle misure ha portato a nuovi contagi", ha spiegato la Kyriakides e ora in alcuni Paesi il virus sta dilagando poiché c'è un rilassamento nelle misure basilari di contrasto..
 
Bruxelles ha stilato una lista di Paesi a basso rischio, a medio rischio e ad alto rischio. L'Italia, insieme alla Germania, risulta tra i primi, quelli dove la situazione è ancora sotto controllo. Nel gruppo con trend "preoccupante" ci sono nazioni come Austria, Danimarca e Francia, in cui il rischio per la popolazione è moderato in generale, ma molto alto per le categorie più vulnerabili. Infine Spagna, Bulgaria, Romania e Ungheria sono nel gruppo ad "alto rischio", dove i tassi di contagio sono elevati o in aumento nel caso della popolazione anziana e, di conseguenza, "l'aumento dei decessi è già stato osservato o potrebbe essere osservato presto".