Esteri
Coronavirus, Guterres lancia un appello: “Serve un piano coordinato”

Il segretario generale dell’ONU ripete: “L’obiettivo non è contenere i casi, ma eliminare il virus. O ci saranno milioni di morti”
L'allarme dell'Onu sul coronavirus
“Sopprimere il virus con un piano coordinato, di quarantena, di restrizioni della circolazione, di test, a seconda delle capacità dei diversi Paesi. L’obiettivo è eliminare COVID 19 nei Paesi sviluppati ed aiutare i Paesi in via di sviluppo a combatterlo.” È forte e chiaro il messaggio del segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Antonio Guterres, nel giorno in cui metà della popolazione mondiale è confinata, dopo l’adesione anche dell’India, coi suoi due miliardi di abitanti, e la progressiva estensione delle misure restrittive negli Stati Uniti. In un mondo globalizzato è impensabile che l’emergenza che ha come epicentro ora l’Europa finisca quando inizierà in un’altra regione della Terra.
L’allarmismo non è mai stato nei suoi toni, come non lo era nelle consuetudini dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che più volte ha dichiarato che il momento è grave.
“La gente è cosciente che se il virus si espande non avremmo solo migliaia di persone infettate, ma milioni di malati e milioni di morti”, aggiunge Guterres.
Ripete: “La nostra strategia non è diminuire o ridurre, quando la curva dei casi conclamati scende bisogna spezzarla.”
In Francia si guarda all’Italia comparando i grafici dell’andamento del contagio. All’estero si parla della terribile condizione dell’Italia e della Spagna. Alcuni ricercatori scientifici hanno avanzato l’ipotesi che le condizioni di igiene nei Paesi Latini giochino un ruolo importante, osservando il contenimento immediato del contagio in Giappone, dove la popolazione ha un alto livello di igiene, usa quotidianamente mascherine per proteggersi dall’inquinamento. Un altro studio considera le particelle sottili di inquinanti come vettori della diffusione di COVID-19, che sarebbe trasportato in aerosol.
Gli esperti del comitato scientifico consultato dal presidente Emmanuel Macron hanno stimano in almeno 6 settimane il periodo necessario di confinamento. Al termine della riunione, la presidenza della Repubblica ha precisato che la decisione sarà politica, tenuto conto del parere ma anche del numero di casi di contagi registrati nei prossimi giorni. Non si dice apertamente, ma è il conto pubblico a preoccupare.
Il governo ha presentato un massiccio piano di sostegno all’occupazione, un salario garantito dell’84% della retribuzione, pagato dallo Stato, per evitare un’ondata di licenziamenti. I controlli saranno severi – è stato sottolineato – e non saranno tollerati abusi da parte di quelle società che hanno la capacità di fare fronte ai minori introiti o il cui giro d’affari non ha subito un calo.
Il segretario generale dell’ONU a chi inizia a fornire ai governi grafici sull’andamento dell’economia ribatte: “Non è solo una crisi finanziaria, bisogna supportare i popoli e gli affari. Nell’economia di guerra bisogna stampare moneta in modo diverso, aumentare gli scambi tra le Banche centrali affinché anche i Paesi in via di sviluppo siano in grado di sconfiggere COVID-19.”
In particolare Guterres invita ad una pianificazione sul lungo periodo: “Bisogna trarre una lezione, non continuare a replicare l’economia ‘del prima’, ma preparare una migliore economia più solidale. Bisogna vedere un’opportunità per maggiore inclusione. Sarà uno stimolo per il prossimo G20.”