Esteri

Coronavirus. I take away Usa offrono nel menu anche carta igienica e maschere

di Daniele Rosa

Una nuova tendenza che nasce dal bisogno di non ‘affogare’ nella crisi.

‘Carne, pizza, hot dog, ma pure prodotti di pulizia e carta igienica’ un modo di adattare il business all’esigenza del cliente in tempi di Coronavirus. E’ quello che stanno facendo alcuni ristoranti americani, adesso a Washington e in poche altre città, ma una tendenza che comincia a diffondersi rapidamente.

L’America è stata colpita dal virus in maniera pesantissima ( oltre 1 milione di casi e 59000 morti) ed è in affanno economico come non mai. 27 milioni di disoccupati ufficiali in 5 settimane e altrettanti non ufficiali fanno considerare questo periodo peggiore della Grande Depressione degli Anni 30.

Le poche attività aperte insieme ai supermercati sono i ristoranti, pizzerie ma tutti solo per l’asporto. Il vantaggio è che l’americano è molto abituato al take away e questo ha permesso a molti piccoli negozi di ‘galleggiare’.

Coronavirus.I take away offrono nel menu anche carta igienica e gel

Ma per sostenere un mese di chiusura e oltre non è sufficiente un  take away normale ed allora alcuni ristoranti hanno cominciato a  rispondere alla richieste del cliente che, a parte il mangiare ,ha una forte necessità di prodotti di pulizia e carta igienica.

Infatti dall’inizio del lockdown in tutti i megasupermercati americani gli unici banchi completamente vuoti sono quelli dei prodotti di pulizia e disinfezione e di tutti i tipi di carta igienica. Accaparramento? Speculazione? Rottura della catena produttiva? Un mistero e una triste realtà ma qualcuno che ha trovato la ‘strada’ di avere questo materiale ne fa un piccolo business.

E così alcuni ristoranti  e take away, insieme al classico menu ordinato via mail o per telefono ti danno la possibilità, di avere gratis una mascherina o un rotolo di carta igienica a seconda se l’ordine è superiore ai 15 o 25 dollari.

Nei menu di altri ristoranti si è aggiunta alla lista dei prodotti  normali quella dei prodotti speciali con un massimo di 5 mascherine per ordine. In molti casi mascherine fabbricate direttamente dai proprietari.

Non tutti i ristoranti hanno ancora ricevuto un dollaro di aiuto del mega pacchetto economico di sostegno da quasi 3 bilioni di dollari messo a punto dal Governo americano ed allora il ‘bisogno’ ha rimodellato anche l’offerta.

E così visto che adesso è obbligatorio l’uso in strada di mascherine le stesse vengono offerte, insieme al menu, sia dal venditore di hot dog che dal venditori di liquori.

E’ però questo un piccolo sistema per evitare di affogare del tutto. L’Associazione Nazionale dei Ristoranti ha sottolineato, nella sua ultima indagine del 20 aprile, che il 61% dei proprietari di locali ritiene che gli aiuti del Governo non siano sufficienti per evitare altri licenziamenti di personale. Si calcola che le perdite tra marzo e aprile del settore di ristoranti e negozi di alimenti raggiungeranno gli 80000 milioni di dollari. La proiezione a dicembre di quest’anno tocca i 240000 milioni di dollari.

E questo nonostante un primo pacchetto di aiuti per il settore da 349000 milioni di dollari che sembra, al momento, essere arrivati solo a pochi.

Unica speranza è nella riapertura che, in molti Stati, sembra essere arrivata o molto vicina ad arrivare.