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Coronavirus vaccino, passi da gigante in Germania: test su 200 persone

Coronavirus vaccino, Germania: primi test vaccino su 200 volontari  

Saranno avviati a breve i primi test clinici su un nuovo vaccino anti Covid-19 in Germania. Lo ha fatto sapere l'autorita' federale per la salute. La societa' BioNTech, con sede a Magonza, in collaborazione con il laboratorio americano Pfizer, comincera' a sperimentare il virus su 200 volontari fra i 18 e i 55 anni, si legge sul sito dell'Istituto Paul Ehrlich. Si tratta della quarta sperimentazione sull'uomo di un vaccino contro il coronavirus in tutto il mondo.

Coronavirus vaccino, Londra accelera: test vaccino sull'uomo da giovedi'

Il Regno Unito si lancia a testa bassa sullo sviluppo di un vaccino contro il nuovo coronavirus. I ricercatori dell’Università di Oxford inizieranno a testare un vaccino per il Covid-19 negli esseri umani gia' giovedi': le prime dosi saranno date a volontari. "In tempi normali, raggiungere questo stadio avrebbe richiesto anni", ha sottolineato il ministro della Sanita', Matt Hancock. Il vaccino e' frutto di una partnership anglo-italiana nato dalla collaborazione tra la Advent-IRBM, una piccola azienda di bioingegneria, situata a Pomezia, alle porte di Roma e il Jenner Institute dell'universita' di Oxford.

Il team ha accelerato le ricerche nelle ultime settimane sull'onda del crescente numero di morti e contagi da nuovo coronavirus. L'obiettivo del governo britannico e' avere un vaccino pronto per l'autunno, per poter vaccinare con milioni di dosi il personale sanitario e le forze dell'ordine gia' a settembre. Nei giorni scorsi, la responsabile del team, la virologa Sarah Gilbert, si e' detta ottimista sul risultato degli studi e sul fatto che funzionera': "Personalmente sono molto fiduciosa. Penso, con un buon grado di ottimismo, che ci sono ottime possibilita' che funzioni". Sarebbero anche in corso trattative con diversi governi per un investimento rilevante che accelererebbe ulteriormente la sua produzione industriale.

Il ministro della sanita' britannica ha comunque annunciato di aver messo a disposizione 20 milioni di sterline (22,60 milioni di euro) per il team di Oxford e altri 22 milioni di sterline (24,90 milioni di euro) per un altro progetto di vaccino sviluppato all'Imperial College di Londra. "Daremo loro tutte le risorse di cui hanno bisogno per massimizzare le loro possibilita' di successo al piu' presto", ha sottolineato Hancock. Pur ricordando che il processo di sviluppo di un vaccino e' fatto "tentativi ed errori", nonostante le incertezze, "i vantaggi di essere il primo Paese al mondo a sviluppare un vaccino -ha spiegato- sono cosi' enormi che ci mettiamo tutte le risorse possibili". In questo modo, "se uno di questi due vaccini funziona ed e' sicuro, possiamo renderlo disponibile ai britannici non appena umanamente possibile".

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