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Esteri
Drone abbattuto, primo confronto diretto Usa-Russia: così scoppiano le guerre

Drone abbattuto, venti di guerra sui cieli del mar Nero

Un drone da guerra americano da ricognizione modello Reaper MQ-9, cioè di fatto un velivolo senza equipaggio, è stato abbattuto con una dinamica “sporca” che non è ancora ben chiara. Pare che il drone -che volava vicino alla Crimea- sia stato affiancato da due caccia russi Se-27 Flanker e che uno dei due gli si sia messo davanti scaricando carburante mentre l’altro ha danneggiato l’elica propulsiva posteriore, il che ha costretto gli americani che lo controllavano da terra a far precipitare il drone in mare.

Lo spazio aereo dove il drone americano volava è uno spazio internazionale, perché “il mar Nero non è di nessuno” come gli Usa hanno tenuto a sottolineare.

In serata i russi hanno precisato che il drone era stato localizzato «vicino alla penisola di Crimea, in direzione del confine della Federazione Russa. Il velivolo volava con i transponder spenti. A quel punto i caccia dell’aeronautica hanno provato a identificare l’intruso, ma non hanno usato armi e non sono entrati in contatto con il drone americano, che ha perso controllo e quota ed è finito in acqua al termine di una brusca manovra».

Dopo quanto accaduto il generale Christopher Cavoli, comandante della NATO ha dichiarato: “Questo incidente segue uno schema di azioni pericolose da parte di piloti russi che interagiscono con velivoli statunitensi e alleati nello spazio aereo internazionale.Queste azioni aggressive da parte dell’equipaggio russo sono pericolose e potrebbero portare a calcoli errati e a un’escalation involontaria».

Significativa anche la dichiarazione del portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby: “Non sappiamo quale fosse l’intenzione dei Russi, ma se il messaggio era quello di esercitare deterrenza contro i nostri sorvoli nello spazio aereo internazionale sul Mar Nero, o la nostra navigazione in acque internazionali sul Mar Nero, è destinato a fallire».

C’è anche da dire che il Pentagono, tramite il portavoce Pat Ryder, ha fatto sapere che anche uno dei caccia russo è stato “probabilmente danneggiato” nella manovra definita “spericolata”. L’ambasciatore Russo in Usa è stato convocato per oggi pomeriggio e così la controparte americana in Russia.

Ma cosa sta succedendo realmente sui cieli del mar Nero? Incidenti di questo tipo sono molto frequenti in situazioni di conflitto ma questo ha un significato del tutto particolare perché si tratta del primo confronto diretto tra USA e Russia dall’inizio della guerra in Ucraina dello scorso anno.

Probabilmente si è trattato di un incidente ma come gli USA hanno fatto notare è avvenuto a seguito di una manovra ostile che può portare ad una escalation non voluta. È proprio questo il punto. In situazioni simili un piccolo incidente che sarebbe irrilevante in condizioni di pace o bassa conflittualità può invece far scoppiare una guerra diretta tra le due superpotenze.

Indubbiamente la situazione è quindi potenzialmente molto pericolosa ed il pericolo concreto è una escalation con l’utilizzo di bombe nucleari tattiche da parte americana, visto che il teatro di guerra è molto lontano dal loro Paese. Diversa la risposta russa che invece potrebbe colpire con missili balistici intercontinentali obiettivi americani ed anche con armi nucleari tattiche gli alleati della Nato. Quindi gli USA utilizzerebbero anch’essi missili intercontinentali o sparati dai sommergibili in continua navigazione.

A questo punto la situazione sarebbe definitivamente fuori controllo e una Terza Guerra Mondiale diverrebbe conclamata.

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