Esteri

Pentagono: "Drone? Il jet russo lo ha inseguito, poi carburante sulle eliche"

Le accuse di Washington a Mosca: "Gesto deliberato che ha obbligato poi gli Usa ad abbattere l'oggetto impossibilitato al volo"

Pentagono: "Intercettamento poco professionale da parte dei russi"

La guerra in Ucraina continua senza sosta ormai da oltre un anno. Putin non ha nessuna intenzione di negoziare per la pace e la situazione si fa sempre più complicata anche a livello internazionale. Si rischia un'escalation del conflitto dopo la scoperta fatta dagli Usa di un presunto sabotaggio di un loro drone in acque internazionali ad opera dei russi. Secondo la ricostruzione fatta dal Pentagono, un jet russo avrebbe "deliberatamente" e "numerose volte" rilasciato carburante lungo la rotta del drone americano Mq-9 per danneggiare le eliche posteriori del velivolo, rendendolo così impossibilitato a volare.

Il caccia russo - spiega il portavoce del Pentagono, il generale Patrick Ryder - ha affiancato il drone Usa per circa 30-40 minuti prima della collisione. Basato sulle informazioni in nostro possesso - ha detto, durante il briefing con i giornalisti - sembra che (il jet russo, ndr) abbia volato da 30 a 40 minuti nelle vicinanze dell’Mq-9”. La collisione avrebbe reso il drone impossibilitato a volare e spinto gli Stati Uniti ad abbatterlo.

Il dipartimento di Stato americano manifesterà “forti obiezioni” all’ambasciatore russo Anatoly Antonov, convocato per una comunicazione ufficiale, dopo il “confronto" sul Mar Nero tra un caccia russo e un drone militare Usa. Lo ha detto il portavoce del dipartimento, Ned Price. Nel corso dell’incontro, ha aggiunto Price, l’ambasciatore "sentirà direttamente dai rappresentanti ufficiali forte obiezioni su ciò che è stato chiaramente un intercettare non sicuro e non professionale da parte di un aereo russo". Il segretario di Stato Antony Blinken è attualmente in viaggio e non si trova a Washington.