Esteri
Elezioni Mongolia, 5G in Singapore, vertice Asean: pillole asiatiche
Il partito di governo stravince le legislative nel paese asiatico. Nokia ed Ericsson principali fornitori nella città-stato. Summit tra i paesi del Sud Est
ELEZIONI MONGOLIA - Altro che maggiore pluralismo come sperava qualcuno alla viglia. Le elezioni legislative in Mongolia le ha stravinte (di nuovo) il Partito del popolo, di ispirazione socialista ed ex partito unico marxista-leninista. La forza di maggioranza ha conquistato 62 dei 76 seggi del Grande Hural di Stato, il parlamento unicamerale mongolo, solo tre in meno della legislatura uscente. Rotta l'alternanza con il Partito democratico, che aveva avuto la maggioranza tra il 2012 e il 2016, ma stavolta non va oltre gli 11 seggi, due in più dei quattro anni appena trascorsi. Le restanti tre poltrone vanno a candidati indipendenti. Il Partito del popolo è stato evidentemente premiato per l'efficace gestione (o meglio prevenzione) della pandemia da coronavirus, visto che al momento nel paese ci sono solo 216 contagi ufficiali e zero vittime. Il Partito democratico paga anche la gestione, molto criticata, del sindaco della capitale Ulan Bator. Il voto dà un messaggio di stabilità, visto che è la prima volta che un partito ottiene per due volte consecutive la maggioranza assoluta. Nel 2021 si voterà alle presidenziali. L'attuale capo dello stato è il democratico Khaltmaagiin Battulga. La prossima sfida è contenere le conseguenze economiche del Covid-19 e proseguire a svolgere il ruolo di collante tra Russia e Cina. Sul territorio mongolo passa il Power of Siberia, il gasdotto recentemente inaugurato e che collega i due (ingombranti) vicini.
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5G A SINGAPORE - I principali operatori di telecomunicazione di Singapore hanno scelto operatori europei per lo sviluppo delle reti 5G. Singtel ha dichiarato di aver scelto la svedese Ericsson mentre una joint venture che comprende M1 e StarHub ha annunciato di aver optato per la finlandese Nokia. I due player scandinavi costruiranno le principali infrastrutture 5G della città-stato. Un colpo ai colossi cinesi. Huawei rimane comunque attiva a Singapore dopo essersi aggiudicata l'appalto di fornitura per TPG Telecom. Singapore, che da tempo è impegnata in una difficile operazione di equilibrismo diplomatico tra Stati Uniti e Cina, ha relazioni commerciali e culturali profondissime con Pechino. Negli scorsi giorni, l'ambasciatore cinese nel paese, Hong Xiaoyong, aveva firmato un articolo pubblicato sul The Straits Times per chiamare alla cooperazione e non al confronto a livello regionale. Singapore ha in programma le elezioni generali il prossimo 10 luglio.
VERTICE ASEAN - Venerdì 26 giugno è in programma il 36esimo summit dei capi di stato e di governo dell'Asean (Associazione delle nazioni del sud est asiatico). A fare gli onori di casa, seppur in modo virtuale, il Vietnam e il suo primo ministro Nguyen Xuan Phuc, che mantiene la presidenza di turno. L'agenda dell'Asean è stata sconvolta nei mesi scorsi dalla pandemia di coronavirus e dalle sue ricadute globali: non a caso il Covid sarà al centro dei lavori, che inizieranno con lo slogan "coesione e reazione". I paesi dell'Asean, grazie a un contenimento per lo più efficace dal punto di vista sanitario, sperano in realtà di avere benefici commerciali e competitivi nei prossimi mesi e prossimi anni. In particolare proprio il Vietnam, uno dei paesi a beneficiare maggiormente anche della delocalizzazione dalla Cina in corso già nel 2019. La Thailandia, spiega Agenzia Nova, punta a distinguersi in termini propositivi sul fronte del rilancio post-pandemia con la proposta di tre punti: la promozione dell'interconnessione all'interno dell'Asean, tramite l'accelerazione del Master plan per la connettività 2025 (Mpac 2025), integrazione economica e investimenti congiunti nell'infrastruttura digitale, un piano di ripresa post Covid comune sulla salute pubblica sostenibile, la sicurezza alimentare e le risorse umane. Difficile che entri in agenda un approccio congiunto al tema del Mar Cinese Meridionale, argomento diplomaticamente molto delicato e affrontato in maniera dissimile tra i vari paesi dell'area.