Esteri
Elezioni Perù, Ecuador: come cambia il Sudamerica post Covid
I due paesi andini al voto per scegliere il prossimo capo dello Stato tra Covid e crisi economica
ELEZIONI PERU': PRIMO TURNO PRESIDENZIALI DURANTE L'EMERGENZA COVID
Passiamo al Perù, dove pochi giorni dalle elezioni generali sono stati registrati 314 decessi da Covid in 24 ore, il dato più alto dall'inizio della pandemia, ma il governo ad interim del presidente Francisco Sagasti esclude di rinviare un voto cruciale. In lizza per la presidenza della Repubblica ci sono 18 candidati, di cui almeno tre sono stati testati positivi al Covid, tra cui l'ultimo pochi giorni fa l'ex calciatore professionista George Forsyth, costretto a sospendere i comizi ed isolato in casa. Secondo gli ultimi sondaggi nessuno di loro riuscirà a superare il 50% dei voti validi quindi servirà il ballottaggio, in agenda per il 6 giugno. Il candidato favorito è il moderato Yonhy Lescano Ancieta del partito Azione popolare, con soli 10% delle preferenze, che ha gia' detto di non avere intenzione di stringere alcuna alleanza politica per assicurarsi il passaggio al secondo turno. Al secondo posto potrebbe arrivare Hernando de Soto di Avanza Pais, favorevole all'intervento del settore privato e delle ong nella commercializzazione delle dosi di vaccini anti Covid. Tra gli altri nomi in posizione di vantaggio ci sono quelli del portiere George Forsyth, Rafael Lòpez Aliaga Cazorla di Renovacion Popular. Sono due le donne maggiormente accreditate: Keiko Fujimori, di Forza Popolare (conservatore e populista), 45enne figlia dell'ex presidente Alberto Fujimori e Veronika Fanny Mendoza Frisch di Juntos por el Perù, psicologa, antropologa franco-peruviana, già candidata alle presidenziali del 2016.
ELEZIONI PERU': SI SCELGONO ANCHE I 130 DEPUTATI DEL CONGRESSO
Gli elettori peruviani sono anche chiamati a scegliere i 130 deputati del Congresso. Per ottenere seggi ogni partito deve superare il 5% dei voti validi a livello nazionale. Il prossimo Parlamento si preannuncia come piu' frammentato rispetto a quello uscente, con l'ingresso previsto di una dozzina di formazioni politiche. "Trasparenza e tempestivita' nei risultati, partiti non dimentichino che ci troviamo in pandemia" è l'appello lanciato dalla Conferenza episcopale del Perù a pochi giorni dalle elezioni. Il vincitore dovrebbe insediarsi il prossimo 28 luglio, giorno clou delle celebrazioni del bicentenario del Paese, prendendo il posto del presidente Sagasti, gia' deputato centrista eletto lo scorso novembre dal Parlamento che ha poi formato un governo di larghe intese per una transizione pacifica e democratica. Il Perù è stato teatro di una crisi politica dopo la messa in stato di accusa per corruzione del presidente in carica, Martin Vizcarra. A seguito dell'impeachment di Vizcarra, le nomine dei suoi successori hanno fatto scattare proteste dei cittadini che hanno contestato l'intera classe politica e le manifestazioni dello scorso novembre sono state duramente represse, con un bilancio di due morti e decine di feriti. Il futuro capo di stato del Perù dovrà far fronte alla pandemia di Covid-19 e alla conseguente grave crisi economica, con un Pil in calo di oltre il 14%.