Esteri
Elezioni Slovenia, vince l'europeista Golob. Ko il trumpiano sovranista Jansa
Non solo Francia, si votava anche nel paese confinante con l'Italia. E il risultato è stato a sorpresa
Elezioni Slovenia: vince l'europeista Golob con 34,5%, sconfitto a sorpresa il sovranista Jansa
Il neofita della politica Robert Golob si conferma in testa alle elezioni parlamentari slovene, quando ormai lo spoglio delle schede è ultimato, davanti alla formazione conservatrice del premier Janez Jansa. Secondo i dati ufficiali della Commissione elettorale (DVK), il volto nuovo della politica slovena ha ottenuto il 34,5% dei voti e 40 deputati (sul totale di 90), staccando di 11 punti percentuali il premier uscente, che raccoglie il 23,7% e 28 parlamentari.
Entrano all'Assemblea nazionale anche i conservatori di Nova Slovenija (NSi), con il 6,9% dei voti e 8 deputati, i Socialdemocratici (SD) con 6,7% e 7 deputati, e Sinistra (Levica) che supera di poco la soglia di sbarramento del 4% e raccoglie 5 deputati. Molto alta l'affluenza, che si avvicina al 70%, di gran lunga superiore al 52,6% delle elezioni del 2018 e vicina ai dati delle prime elezioni della Slovenia indipendente.
"E' la vittoria di tutti, è la vittoria di una Slovenia che guarda al futuro con rinnovata fiducia". Con queste parole Robert Golob, ha commentato l'esito del voto, salutando i volontari e i membri del suo partito riuniti al comitato elettorale nel centro di Lubiana. Collegato in remoto a causa della positività al coronavirus che lo ha costretto all'isolamento negli ultimi giorni di campagna elettorale, Golob ha espresso tutta la sua soddisfazione per il risultato raggiunto e ha ringraziato il partito.
Esulta anche la sinistra italiana. "Dai primi risultati delle elezioni politiche in Slovenia, si configura una inaspettata vittoria della formazione liberale e progressista di Robert Golob. Sarebbe un'altra buona notizia che rafforza l'Unione Europea, dopo l'ormai certa vittoria di Emmanuel Macron in Francia. La sconfitta del premier uscente Janez Jansa, amico di Orban e Trump, vuol dire dare un'altra spallata al sovranismo oscurantista e rafforzare la democrazia, i diritti e le libertà di cittadini e cittadine in Europa". Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo.
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