Esteri
Europa e Usa contro lo strapotere di FB,Amazon,Google, Apple
Acque agitate anche in casa Facebook. In discussione Mark Zuckenberg
Acque agitate nel mondo delle Social Big Corporation sia all’interno che all’estero.
E’ freschissima la news che conferma come gli azionisti di Facebook abbiano votato contro una proposta di sette gruppi d'investimento che volevano nominare un indipendente nel CDA come presidente per limitare il potere di Mark Zuckerberg .Trillium Asset Management Llc, forte di 7 milioni di dollari in azioni sosteneva che le due cariche tenute in contemporanea da Zuckenberg (Ceo e Presidente) “avevano contribuito alla cattiva gestione di una serie di gravi controversie".
Mentre altrettanto recente sul fronte internazionale è l’attacco che UE e Stati Uniti, supportate da alcune aziende, stanno facendo contro gli imperi della tecnologia.
Molti gli esempi. Tra questi : Epic contro Apple; Bruxelles contro Amazon e Google; USA contro Amazon; Bruxelles contro Apple. Basta all’accumulo di potere dei signori della della Silicon Valley. "Non c'è dubbio che esiste una situazione di monopolio che porta alla concentrazione di grandi aziende" dicono molti osservatori.
Moltissimi sono concordi nel ritenere che “La grande tecnologia ha dimostrato di non riuscire a controllarsi; il Far West tecnologico va lasciato indietro, perché prima o poi tutte queste aziende hanno abusato delle loro capacità ”.
Ma almeno negli Stati Uniti la “situazione sembra cambiare“. Per anni, le amministrazioni statunitensi hanno incoraggiato questo potere da parte delle società tecnologiche in risposta e difesa dello strapotere asiatico ma ora hanno visto che qualcosa è sfuggita di mano.
La penultima di queste battaglie è stata guidata da Apple e dal suo App Store. Epic Games, creatore di videogiochi come Fortnite, ha forzato Apple per le alte commissioni che addebita agli utenti di applicazioni. Apple addebita una commissione del 30% per ogni pagamento effettuato dagli utenti che accedono alle applicazioni tramite l'App Store dal suo lancio nel 2008.
Epic ha deciso di effettuare le spese da sola e Apple lo ha rimosso dal suo negozio digitale. Epic ha intentato una causa e il processo sta partendo. La decisione del giudice potrebbe cambiare la vita di migliaia di sviluppatori di applicazioni e della stessa Apple.
La Commissione Europea invece ha annunciato due indagini antitrust nei confronti di Apple per indagare se la società americana stia violando le regole di concorrenza europee con restrizioni illegali alla concorrenza attraverso il suo application store dell'Apple Store e il suo servizio di pagamento Apple Pay. "Ora che ha ottenuto un enorme successo attraverso l'App Store, diventando una società multimilionaria, Epic vuole operare secondo una serie di regole diverse da quelle che si applicano a tutti gli altri sviluppatori. Il risultato sarebbe un indebolimento della protezione della privacy e della sicurezza dei dati dei nostri clienti, e riteniamo che questo sia un errore ”, ha spiegato Apple.
Ed ancora il procuratore generale della capitale degli Stati Uniti, Washington DC, Karl Racine, ha intentato una causa antitrust contro Amazon, che accusa di vietare ai venditori di offrire i loro prodotti a prezzi più alti rispetto a qualsiasi altra piattaforma online, comprese le proprie pagine web, inducendo i consumatori a pagare prezzi "artificialmente alti". E i limiti dell’abuso di posizione dominante sono ancora tutti da definire.
L'Europa ha sicuramente attaccato di più degli Stati Uniti i giganti tecnologici anche perchè non ha in casa grandi giganti nel settore, ma negli ultimi tempi si nota tra Europa e Stati Uniti una maggiore comunanza di intenti nel risolvere questi temi di politiche di concorrenza eccessivamente permissive. E sembra che Joe Biden sia abbastanza concorde su questo obiettivo. Si riuscirà a contenere l’impero dei sociale della tecnologia?