Expo 2030, le manovre di Riad per scippare l'organizzazione a Roma - Affaritaliani.it

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Expo 2030, le manovre di Riad per scippare l'organizzazione a Roma

Non solo Qatar, anche l'Arabia Saudita sta usando tutti i mezzi possibili per ottenere l'organizzazione di Expo 2030

L’Arabia Saudita vuole l'Expo 2030 e segue il modello Qatar 

Mentre fa sensazione l'inchiesta esplosa in seno all'Unione europea sulla lobby pro Qatar, emergono anche le manovre dell'Arabia Saudita per sfilare a Roma l'Expo del 2030. Repubblica racconta di "missione di bin Salman tessere la diplomazia con Al Thani, in cerca di voti per Expo 2030, sognata dal suo Paese". Come scrive Repubblica, "Expo vale, secondo uno studio Luiss, 45 miliardi di euro per l’indotto su Roma 2030-2035, e del resto Milano Expo 2015, guidata dall’attuale sindaco Beppe Sala, è stata fulcro della ripresa come metropoli Ue".

Secondo quanto scrive Repubblica, "Bin Salman ha fatto redigere un rapporto “Visione 2030” in cui disegna Riad, dopo il petrolio, da fucina di eventi, turismo, business, con Neom (Nuovo Futuro), città utopica, area più vasta della Lombardia, 26.500 km2 a nord del Mar Rosso, che sorgerà dal nulla grazie a 600 miliardi di investimenti. La Francia di Macron, la Cina di Xi, la Grecia hanno già deciso di votare Arabia Saudita, ma l’arcana regola Bie assegna a ciascun paese un voto, i 300.000 abitanti delle Isole Vanuatu, nel Pacifico, contano quanto il miliardo e 400 milioni di indiani. Per di più il suffragio è segreto e, in passato, scelte dei governi sono state disattese, all’ombra delle urne da funzionari scaltri: Mbs voleva dunque voto palese, invano".