Esteri
Francia, allarme contagi in zone immuni: il rischio è di una "Catalogna-bis"
Per il presidente del Consiglio scientifico, non c'è altra soluzione che eseguire test a tappeto e circoscrivere i cluster in modo massiccio
Francia, allarme contagi in zone immuni: il rischio è di una "Catalogna-bis"
In Francia cresce l’allarme per l’aumento di casi di contagi di Covid-19, con decine di nuovi focolai in diverse regioni del Paese finora risparmiate dalla pandemia. “Al momento gli indicatori non sono di colore rosso ma i numeri sono preoccupanti. In Francia la situazione può precipitare e trasformarsi in una Catalogna bis” ha detto alle emittenti Rmc e Bfmtv il presidente del Consiglio scientifico, Jean-François Delfraissy. Motivo principale di preoccupazione è l’insorgere di ‘cluster’ particolarmente importanti in zone che non erano state colpite durante la fase più acuta della crisi sanitaria, in particolare l’ovest del Paese. “La Francia si trova su una cresta un po’ instabile. I numeri non sono buoni, sono inquietanti” ha ripetuto più volte Delfraissy. Per il presidente del Consiglio scientifico, al momento non c’è altra soluzione che “eseguire test a tappeto, circoscrivere i cluster in modo massiccio”, proprio per evitare di trovarsi “in una situazione cha assomigli a quella della Spagna, alla Catalogna”, facendo riferimento alle recenti richiusure nella regione spagnola.
Nuovi strumenti sul tavolo per arginare l'emergenza
L’immunologo e docente universitario ha ribadito l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, come previsto dal recente decreto governativo, e di rispettare il distanziamento sociale, invitando i francesi ad essere più prudenti e “dare prova di responsabilità cittadina”. Sul tavolo del governo nei prossimi giorni nuovi strumenti per arginare la situazione sanitaria, tra cui l’accesso gratuito a test e mascherine per alcune categorie. A destare preoccupazione è anche, secondo Delfraissy, il quadro sanitario dell’hinterland parigino, in particolare quello della Seine Saint Denis, al momento il dipartimento maggiormente colpito, dove cittadini francesi di origine straniera hanno un tasso di mortalità più alto rispetto alla media nazionale. Vigilanza aumentata anche in Bretagna, dove la situazione è “sempre più allarmante” come riferito dal prefetto Michèle Kirry, che al momento non prevede misure restrittive. Di recente sono stati individuati almeno otto focolai di infezione nella regione e un’impennata di casi, passati da 10 nuovi positivi ogni settimana tra maggio e luglio, a 100 casi negli ultimi dieci giorni. L’aumento dei contagi viene solo in parte ricollegato alla massiccia presenza di turisti per le vacanze estive. Le autorità locali puntano il dito sui comportamenti dei residenti, dopo che decine di persone sono state contagiate ad una festa con più di 200 partecipanti. Ieri il ministro della Salute, Olivier Véran, ha confermato la presenza di 400 a 500 cluster ai quattro angoli del Paese.