Esteri

Guerra in Ucraina, il dilemma di Xi: distanziarsi da Putin senza condannarlo

di Lorenzo Lamperti

L'insidioso equilibrismo della diplomazia cinese sull'invasione decisa dal Cremlino. Con possibili scossoni per Xi nell'anno del XX Congresso

Wang Yi, il ministro equilibrista di Xi, sente il collega ucraino e "deplora la guerra"

L'ultima puntata di questa sfida di equilibrismo è stata la telefonata tra Wang Yi e il ministro degli Esteri ucrainl Dmytro Kuleba. La Cina "deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili", ha detto Wang, che ha spiegato che la posizione di base della Cina "è aperta, trasparente e coerente. Abbiamo sempre sostenuto il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i paesi. In risposta all'attuale crisi, la Cina invita Ucraina e Russia a trovare una soluzione al problema attraverso i negoziati e sostiene tutti gli sforzi internazionali costruttivi che portino a una soluzione politica".

Passaggio a dir poco importante per la felpata diplomazia cinese, intanto che la telefonata ci sia stata. In secondo luogo per il fatto che Wang ha ribadito tutto quanto detto in precedenza, aggiungendo per la prima volta il termine "conflitto" che prima non era mai stato usato neanche dai media cinesi per tutelare la relazione con la Russia e la propria reputazione post incontro olimpico. 

Forse, al momento di vedere le carte, la Cina sarà costretta a svelare il suo mezzo bluff.

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