Esteri
Guerra, ultimatum scaduto: Mariupol verrà rasa al suolo. Notte di bombe a Kiev
Respinta la richiesta di Mosca di sventolare bandiera bianca. "Nessuna resa", la secca risposta di Zelensky. Suonano le sirene antiaeree a Leopoli
Guerra Russia Ucraina: ancora pioggia di missili sulla capitale
La guerra in Ucraina continua senza sosta. Putin non ha nessuna intenzione di fermarsi e nella notte ordina attacchi sulla capitale Kiev, mentre le sirene antiaeree suonano a Leopoli, la città al confine con la Polonia. Almeno una persona è stata uccisa a Kiev in un attacco dell'esercito russo su un centro commerciale. Lo ha detto il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko. Su Telegram ha scritto: "Un morto per ora". Un'enorme esplosione ha scosso la città durante l'attacco e gli incendi erano visibili tra le macerie del centro commerciale Retroville. "Fuoco nemico" ha causato un incendio a più piani nel centro commerciale nel quartiere nord-occidentale Podilsky della città e ha dato fuoco a diversi veicoli, hanno spiegato i servizi di emergenza su Facebook.
E' scaduto alle 3 del mattino italiane, le 5 in Ucraina, l'ultimatum russo ai difensori di Mariupol perché sventolino bandiera bianca e, una volta arresi, lascino la città. "Gettate le armi", è l'appello del presidente del Centro di Controllo di Difesa Nazionale Russo, Mikhail Mizintsev, "si è sviluppata una terribile catastrofe umanitaria". "Le autorità di Mariupol ora hanno l'opportunità di fare una scelta e mettersi dalla parte della popolazione, in caso contrario il tribunale militare che li attende è solo il minimo di quel che meritano per i loro terribili crimini, che la Russia sta documentando con molta cura", ha aggiunto Mizintsev. Ma Kiev ha respinto la proposta dei russi: "Nessuna resa" è stata la risposta ucraina.