Esteri

Guerriglia in Colombia, 26 morti: Ivàn Duque reprime nel sangue le proteste

Lorenzo Zacchetti

Spari sulla folla, denunce di stupri e lacrimogeni anche contro i bambini: l'ONU richiama gli agenti al rispetto della legalità - FOTO

Il danno di immagine causato dal ritiro della riforma fiscale è stato enorme, anche perché gli avversari politici hanno accusato bene il presidente di non conoscerla bene, a fronte di alcuni suoi evidenti imbarazzi nel commentare il testo.

Non a caso, proprio Carrasquilla era stato delegato a difenderla nel merito, fino alla scelta di rimettere l’incarico. Eppure, secondo diverse opinioni neutrali tale riforma sarebbe effettivamente stata necessaria per un Paese il cui deficit dall’inizio della pandemia è triplicato, arrivando all’8% del PIL.

Il provvedimento mirava a ridurre le esenzioni dall’IVA e ad abbassare la soglia di esenzione dall’imposta sul reddito, utilizzando poi i maggiori introiti per investimenti in campo sociale che, secondo le enunciazioni del governo, avrebbero ridotto del 6% la popolazione in estrema povertà.

Sia nella capitale Bogotà che in alcune delle principali città, da Medellìn a Cali, i dimostranti hanno dato fuoco ad automobili, saccheggiato negozi e banche e devastato proprietà pubbliche e private, ricevendo per tutta risposta violente cariche da parte della polizia. Diversi video diffusi in Rete mostrano immagini particolarmente crude di speronamenti da parte di veicoli delle forze dell’ordine ai danni dei dimostranti, bersagliati anche da spari di lacrimogeni e persino di proiettili.

Una situazione di estrema gravità, che ha stimolato l’intervento dell’Alto Commissario dell’ONU per i diritti umani Michelle Bachelet: “Data la situazione estremamente tesa, con soldati e agenti mobilitati per vigilare sulla protesta, rivolgiamo un appello alla calma. Ricordiamo alle autorità dello Stato la loro responsabilità di proteggere i diritti umani, incluso il diritto alla vita, e la sicurezza personale, oltre che di facilitare l’esercizio del diritto alla libertà di riunione pacifica”.