Esteri

Hiroshima, il ricordo del Giappone a 75 anni dalla bomba atomica

Era il 6 agosto 1945 quando il bombardiere americano Enola Gay ha sganciato sulla città "Little Boy"

E' stato il sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, a rivolgere un appello ai capi di Stato e di governo di tutto il mondo, di impegnarsi con maggiore forza nella denuclearizzazione del globo e a rifuggire dalle minacce che ancora oggi attanagliano l'umanità. Era il 6 agosto 1945 quando il bombardiere americano Enola Gay ha sganciato sulla città "Little Boy" - così era stato chiamato l'ordigno, causando la morte immediata di almeno 140 persone. Tre giorni dopo, il 9 agosto, è stata la volta di "Fat man", la bomba al plutonia lanciata su Nagasaki, che ha ucciso altre 70 mila persone, mettendo fine alla seconda guerra mondiale, grazie alla resa incondizionata del Sol levante, firmata il 15 agosto. 

Alle ore 8.15 in punto, il momento esatto del lancio della bomba atomica su Hiroshima, sono stati il rintocco di una campana ed un minuto di silenzio a ricordare l'apocalisse nucleare del Giappone, a 75 anni di distanza dall'evento che ha cambiato per sempre i rapporti di forza sul globo e il concetto stesso di conflitto armato. La cerimonia si è tenuta in versione più contenuta a causa delle restrizioni legate alla pandemia del coronavirus. Il numero degli ospiti è stato ridotto di un decimo, con rappresentanti di oltre 80 Paesi che hanno assistito alla cerimonia insieme al premier nipponico Shinzo Abe.