Esteri

Il Messico approva il vaccino di AstraZeneca e Università di Oxford

di Daniele Rosa

Ok anche da Regno Unito, Argentina e India. Solo l’Europa non lo approva

E’ davvero curioso che il vaccino sviluppato in Europa e su cui, il Continente e l’Italia in particolare hanno puntato, venga approvato in molti paesi ma non ha ancora l’ok né dall’Agenzia del Farmaco Europea (Ema) e nemmeno dall’italiana Aifa.

Invece dall’altra parte dell’Atlantico la Commissione Federale per la Protezione contro i Rischi Sanitari, Cofepris, ha approvato ieri in Messico l'utilizzo del vaccino contro il Coronavirus sviluppato dalla farmaceutica AstraZeneca, in collaborazione con l'Università di Oxford.

È questo il secondo vaccino approvato dalle autorità sanitarie messicane per combattere la pandemia da Covid-19. A dicembre, Cofepris aveva dato il via libera a Pfizer. “Laboratorios de México e Argentina” si occuperanno ora della produzione e del confezionamento. L'obiettivo è produrre fino a 250 milioni di dosi per tutta l'America Latina. "A marzo avremo forse questo vaccino operativo”, ha detto il sottosegretario alla Salute, Hugo López-Gatell.

Con 127.757 morti confermate da SARS-CoV-2, il Messico è uno dei punti caldi della pandemia in America Latina.

Dall'ultimo trimestre del 2020, il paese ha registrato una ripartenza della curva pandemica, in particolare nella capitale e nello Stato del Messico. Le autorità messicane hanno riferito che l'85% dei posti letto per i malati gravi di Città del Messico sono occupati.

La vaccinazione del vaccino Pfizer, iniziata a fine dicembre, procede lentamente. Il Messico ha deciso che i primi destinatari del siero sarebbero stati i medici, gli infermieri e altro personale sanitario. Ma ad oggi, solo 43.960 persone sono state vaccinate.

Il vaccino di Oxford e AstraZeneca è la grande speranza del governo. Più economico e più facile da immagazzinare e trasportare rispetto a Pfizer. La sua produzione inizierà in Argentina e terminerà in Messico. Il laboratorio argentino mAbxience, del gruppo Insud, produrrà il principio attivo del potenziale vaccino. Il laboratorio messicano Liomont completerà il processo di finitura e confezionamento. Il prezzo di ciascuna dose sarà compreso tra i due e i quattro dollari, valore reso possibile grazie ad un accordo con la Fondazione Slim per lo sviluppo del progetto regionale. López-Gatell ha suggerito che Cofepris potrebbe approvare un nuovo vaccino, quello sviluppato dall'azienda farmaceutica cinese CanSino, in pochi giorni. Il governo messicano ha accettato di acquistare fino a 35 milioni di dosi. "I nostri piani prevedono che CanSino completi il ​​suo percorso di trials”, ha affermato López-Gatell. “Vogliamo che i dati dimostrino sicurezza ed efficacia. Solo allora sarà possibile concedere l'autorizzazione. Ci renderà le cose più facili, perché il vaccino non richiede il congelamento e richiede solo una dose”.