Primarie Usa, Trump favorito anche in Indiana
Sfida determinante, questo martedì nell’Indiana, per le primarie repubblicane e democratiche. Donald Trump ha espresso l’auspicio di chiudere subito la partita, aggiudicandosi i delegati necessari per la nomination alle presidenziali. E mentre pensa già alla battaglia di novembre, chiede ai suoi sostenitori l’ultimo sforzo contro Cruz.
“Bisogna votare e portare avanti questo movimento” ha sottolineato il miliardario. “Renderemo grande l’America, forse più grande che mai. Sapete che se vinciamo qui avremo concluso e poi potremo concentrarci sul resto, non dovrò più pensare a Ted Cruz e non mi importa se mi sosterrà o no. Non me ne può importare di meno.”
In effetti, la strategia di Cruz per contrastare un trionfo di Trump può solo tentare di prolungare la sfida tra i repubblicani fino a luglio.
Sul fronte democratico, Hillary Clinton, nel Kentucky, afferma di aver chiesto a suo marito Bill di tornare in scena per contribuire al suo progetto per lo sviluppo e l’occupazione.
“Credo fermamente – ha detto l’ex first lady – che dobbiamo continuare a fare cose in America. Sono una sostenitrice del made in America e ho un piano completo per rivitalizzare il settore manifatturiero. Darò sgravi fiscali a chiunque installi qui una fabbrica, se creerà posti di lavoro, se sarà parte dell’economia manifatturiera.”
Anche Bernie Sanders, dall’Indiana, si è espresso per la difesa dell’occupazione, ma tuonando contro la delocalizzazione in Messico di stabilimenti statunitensi.