Esteri
Israele, nuovo blitz militare in Cisgiordania: il "Muro di ferro" contro il terrorismo
Il premier israeliano Netanyahu lancia una nuova operazione militare in Cisgiordania. L'obiettivo è rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria
Israele lancia una nuova operazione militare in Cisgiordania. Netanyahu avvisa: "Non finisce qui"
Dopo l'insediamento di Trump alla Casa Bianca e la tregua ormai in vigore a Gaza, Israele si mobilita in Cisgiordania. Il premier Netanyahu ha infatti dichiarato che su indicazione del gabinetto politico di sicurezza, "l'Idf, lo Shin Bet e la polizia di Israele hanno avviato oggi un'operazione militare, chiamata 'muro di ferro' vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin".
L'operazione, ha sottolineato Netanyahu, è "un ulteriore passo verso il raggiungimento dell'obiettivo che ci siamo prefissati: rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria (Cisgiordania)". "Agiamo, ha ribadito il premier israeliano, in modo sistematico e deciso contro l'asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e Samaria. E non finisce qui".
Hamas da parte sua ha esortato i palestinesi in Cisgiordania a intensificare i combattimenti contro Israele in risposta all'offensiva militare dell'Idf nella città di Jenin. Lo riferisce Hamas in una nota. Anche ieri sera l'organizzazione fondamentalista ha lanciato un appello "all'escalation in Cisgiordania in tutte le sue forme per far fronte al terrorismo dei coloni e di Israele".
Il ministero della Salute dell'Autorità nazionale palestinese ha aggiornato il bilancio delle vittime a Jenin, in Cisgiordania, facendo sapere che finora nell'operazione dell'Esercito israeliano (Idf) ci sono sei morti morti e 35 feriti.
Intanto, commentando l'attacco dei coloni di ieri sera contro due villaggi palestinesi della Cisgiordania, al-Funduq e Jinsafut, il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato alla commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset di "condannare fermamente qualsiasi attacco e violenza contro i palestinesi" e di rammaricarsi per l'uccisione di due uomini israeliani da parte di un agente di polizia durante l'attacco. "Le autorità di polizia devono far rispettare la legge e arrestare e perseguire chiunque violi la legge. Dovrebbe esserci una procedura penale e non ordini amministrativi, e i coloni dovrebbero essere trattati allo stesso modo di persone coinvolte in qualsiasi altro incidente in qualsiasi parte dello Stato di Israele", ha affermato. Katz ha invitato i leader dei coloni a "condannare qualsiasi violenza di questo tipo". Ma allo stesso tempo ha sottolineato la crescente minaccia per gli insediamenti: "I nostri nemici riconoscono ora che questa è l'unica arena aperta oggi".
Idf, la prossima settimana gli abitanti di Gaza possono tornare al nord
L''esercito israeliano ha comunicato ai palestinesi sfollati che dalla prossima settimana potranno fare ritorno nel nord di Gaza dal sud della Striscia, se Hamas rispetterà l'accordo di cessate il fuoco. "Se Hamas rispetta tutti i dettagli dell'accordo, a partire dalla prossima settimana, i residenti della Striscia potranno tornare nella zona settentrionale di Gaza e saranno date istruzioni a riguardo", ha scritto su X il portavoce in lingua araba dell'Idf.
In base all'accordo, il settimo giorno del cessate il fuoco, ai cittadini di Gaza disarmati sarà consentito di tornare a piedi a nord di Gaza senza alcuna ispezione, tramite la strada costiera. I veicoli che tornano a nord di Gaza dovranno sottoporsi a un'ispezione da parte di una società privata che sarà determinata dai mediatori e da Israele.
Il 22/o giorno, ai palestinesi sfollati e disarmati sarà consentito tornare a piedi nel nord di Gaza attraverso la strada Salah a-Din, anche in questo caso senza ispezioni. In base al piano, questo significa che l'Idf si ritirerà gradualmente dal corridoio di Netzarim. L'Idf ha messo in guardia gli abitanti di Gaza dall'avvicinarsi alle zone in cui sono ancora schierate le truppe, tra cui la zona cuscinetto lungo l'intero confine, il corridoio di Netzarim al centro della Striscia, il corridoio Filadelfia al confine tra Egitto e Gaza e il mare.
Hamas, quattro donne israeliane saranno liberate sabato
Quattro donne israeliane saranno liberate sabato nell'ambito dello scambio di prigionieri con Israele: lo ha fatto sapere Hamas.
L'Iran spera in un cessate il fuoco permanente a Gaza
L'ambasciatore iraniano all'Onu, Saeed Iravani, ha chiesto di trasformare il cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas, entrato in vigore domenica, in una soluzione permanente e sostenibile, sottolineando la necessità del completo ritiro delle forze israeliane dall'enclave palestinese. Lo riporta l'Irna. Intervenendo ieri a una riunione del Consiglio di sicurezza sul Medio Oriente, Iravani ha affermato inoltre che "il regime israeliano deve anche onorare il suo impegno per il cessate il fuoco con il Libano e ritirare le sue forze dal Libano meridionale dopo 60 giorni dall'accordo di cessate il fuoco". L'ambasciatore ha chiesto poi una "responsabilità senza compromessi" da parte di Israele e ha riaffermato il sostegno dell'Iran al diritto dei palestinesi alla resistenza ai sensi del diritto internazionale.