Esteri

Kosovo, la tensione resta altissima. Borrell: "La situazione è pericolosa"

di Redazione

La Nato rafforza il suo contingente nel nord del Kosovo dopo gli scontri dei giorni scorsi durante i quali sono rimasti feriti 30 militari della missione Kfor

L'Alleanza ha deciso di inviare sul posto altri 700 soldati

 

La Nato rafforza il suo contingente nel nord del Kosovo dopo gli scontri dei giorni scorsi durante i quali sono rimasti feriti 30 militari della missione Kfor (11 italiani e 19 ungheresi) e 52 manifestanti di etnia serba: l'Alleanza ha deciso di inviare sul posto altri 700 soldati, che si aggiungono ai 4 mila gia' presenti. "Abbiamo deciso di schierare 700 soldati in piu' dalla forza di riserva operativa per i Balcani occidentali e di mettere un ulteriore battaglione di forze di riserva in massima allerta in modo che possano essere dispiegate se necessario", ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

La tensione rimane alta anche sul terreno, anche oggi si e' svolta una manifestazione nella cittadina di Zvecan, dove alcune centinaia di persone di etnia serba si sono radunate per protestare contro l'insediamento dei sindaci albanesi eletti alle elezioni municipali boicottate dai serbi. I manifestanti hanno issato una enorme bandiera serba sul municipio della citta' e uno striscione di omaggio alla star del tennis di Belgrado, Novak Djokovic, che lunedi' ha definito il Kosovo il "cuore della Serbia".