Esteri
Mar Rosso, "previsto l'uso della forza". Italia, Francia e Germania in guerra
Tajani: "Così si va verso la difesa comune europea". Non solo il conflitto contro gli Houthi ma anche un ruolo per la soluzione dei due Stati in Medio Oriente
Mar Rosso, Italia in guerra contro gli Houthi. La missione a tre e i due obiettivi
La situazione in Medio Oriente è sempre più complicata, sul fronte della guerra tra Israele e Gaza ma non solo, ora il premier Netanyahu è sotto pressione anche a livello internazionale, Biden chiede un cessate il fuoco e spinge per la soluzione dei due Stati. Anche l'Europa sostiene questa idea degli Stati Uniti, tanto che sta per avere inizio la missione Aspides, un accordo a tre che vede schierate Francia, Germania e anche l'Italia. La spedizione militare - si legge su Il Corriere della Sera - avrà due obiettivi. Da un lato portare avanti la soluzione dei due Stati, dall’altro fare progressi per il lancio della nuova missione militare dell’Ue, che avrà il compito di difendere anche con l’uso della forza, se necessario, le navi mercantili nel Mar Rosso, messe a repentaglio dagli attacchi degli Houthi, con un impatto rilevante sul commercio internazionale. I ministri dei Ventisette ne discuteranno oggi al Consiglio Affari esteri. La missione militare navale Ue vede Italia, Francia e Germania in prima fila.
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Due giorni fa Roma, Parigi e Berlino - prosegue Il Corriere - hanno fatto circolare un documento congiunto sulla sicurezza e la libertà di navigazione nel Mar Rosso. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo venerdì sera a Bergamo a un incontro con un gruppo di industriali ha spiegato che "Aspides non è solo una missione di polizia internazionale, è un importantissimo segnale politico della Ue: siamo sulla direzione della difesa comune europea, che è il vero tassello necessario per la politica estera comune". Per favorire i negoziati i Paesi Ue e gli altri Stati coinvolti e le organizzazioni internazionali "dovrebbero — spiega il documento — definire le conseguenze previste in caso di impegno o di mancato impegno nel piano di pace". Un avviso abbastanza esplicito al premier israeliano Netanyahu contrario a uno Stato palestinese.