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Midterm, Biden esulta: col successo in Nevada il Senato resta ai Democratici

Con le vittorie ottenute nelle serrate competizioni elettorali in Nevada e Arizona, i democratici ora hanno 50 seggi contro i 49 dei repubblicani

I democratici mantengono il controllo del Senato Usa

I democratici manterranno la loro ristretta maggioranza al Senato per i prossimi due anni, secondo le proiezioni di Cnn e Nbc, dopo le vittorie ottenute nelle serrate competizioni elettorali in Nevada e Arizona. I democratici ora hanno 50 seggi al Senato contro i 49 dei repubblicani.

In Nevada, la CNN prevede che la senatrice democratica Catherine Cortez Masto, ex pubblico ministero e procuratore generale dello stato, sconfiggerà il repubblicano Adam Laxalt, suo successore nell'ufficio del procuratore generale e figlio e nipote di ex senatori.

In Arizona, la CNN prevede che il senatore democratico Mark Kelly, ex astronauta e marito dell'ex rappresentante Gabrielle Giffords, sconfiggerà il repubblicano Blake Masters, un venture capitalist sostenuto da Trump e supportato dal magnate della tecnologia ed emergente megadonatore del GOP Peter Thiel.

La corsa della Georgia tra il senatore democratico Raphael Warnock e lo sfidante repubblicano Herschel Walker è diretta al ballottaggio di dicembre dopo che nessuno dei due candidati ha superato la soglia del 50% martedì.

Anche se i repubblicani vincessero il ballottaggio in Georgia, tuttavia, la vicepresidente Kamala Harris continuerebbe a esprimere il voto decisivo in un Senato equamente diviso per garantire la maggioranza democratica.

Finora solo un seggio al Senato è passato di mano alle elezioni di medio termine del 2022: Pennsylvania, dove il vicegovernatore democratico John Fetterman, che ha condotto la sua campagna ancora convalescente da un ictus di maggio, ha sconfitto il repubblicano Mehmet Oz, il famoso medico che aveva ottenuto la benedizione dall'ex presidente Donald Trump.

I repubblicani hanno difeso con successo i loro posti in gare combattute in Florida, North Carolina, Ohio e Wisconsin, mentre i democratici hanno mantenuto i loro posti in quelle competitive in Arizona, Colorado, Nevada e New Hampshire. 

E' un'ottima notizia per l'amministrazione Biden, perché l'elezione di giudici e la nomina di ambasciatori e membri del gabinetto non saranno sotto l'egida di un Senato nelle mani di Mitch McConnell ma di competenza di Chuck Schumer che manterrà il suo ruolo di leader della maggioranza.

L'importanza della Georgia

L'affermazione dei democratici in Senato rappresenta un notevole risultato nelle elezioni di medio termine e un ribaltamento della previsioni che davano per scontata la vittoria repubblicana in entrambe le camere del Congresso.

Tradizionalmente, le elezioni di Midterm puniscono il partito al potere e, con l'aumento dell'inflazione e la popolarità di Biden in caduta libera, i repubblicani si aspettavano di cavalcare una irresistibile "onda rossa" e conquistare sia il Senato che la Camera. Ma l'ondata non c'è stata anche se la conquista del controllo del Senato non deve fare dimenticare che la Georgia attende ancora il ballottaggio, fissato per dicembre. 

Né il senatore democratico Raphael Warnock né lo sfidante repubblicano Herschel Walker hanno superato la soglia del 50% necessaria per vincere le elezioni di martedì e anche se una eventuale vittoria repubblicana sarebbe solo simbolica , quella in Georgia si preannuncia come una sfida non meno dura. 

I democratici puntano a ottenere una netta maggioranza e i repubblicani a dare un segnale forte all'elettorato e al Congresso. La sfida finale si allunga ancora un po'.