Esteri

Migranti, anche la Spagna dice basta

Vincenzo Caccioppoli

Migranti, dura il ministero degli Interni spagnolo che sembra allinearsi alla linea della fermezza di Salvini

Dopo che per mesi Sanchez si era assurto il ruolo di paladino della accoglienza degli immigranti, accogliendo le navi delle Ong  rifiutate dal nostro paese. Adesso con una nota dura il ministero degli Interni sembra allinearsi alla linea della fermezza di Salvini. Secondo infatti il quotidiano “El Pais”, il ministero degli Interni avrebbe deciso di chiudere le frontiere all'arrivo indiscriminato di immigranti, stante la politica europea assolutamente inconcludente sull'argomento. La situazione secondo quelle che sono gli stessi dati in mano al ministero è ormai fuori controllo. Il paese spagnolo lo scorso anno avrebbe accolto ben 57.000 migranti, il doppio dell' Italia, per Frontex. Ma il ministero degli Interni comunica invece che gli arrivi sarebbero stati  invece 64.000. Per questo motivo la situazione sembra ormai sfuggire al controllo delle autorità e quindi adesso il governo spagnolo sembra deciso ad adottare le maniere forti, non accettando più migranti, fino a che l'Europa non si deciderà finalmente a farsi carico in maniera seria e definitiva della questione migrazione.

“Non si tratta di una marcia indietro. Ma solo della constatazione che non tutti, all'interno dell Ue, stanno rispettando le regole. Occorrono da parte di Bruxelles decisioni ferme e durature.” Questo lo scarno commento trapelato da fonti del ministero degli Interni spagnolo. Ai primi di Febbraio in Romania è prevista una riunione dei ministeri degli Interni europei, ma sembra davvero molto lontana la possibilità che si riesca ad arrivare ad un accordo. Intanto anche la Spagna sembra  decisa a chiudere le proprie  frontiere, con buona pace di Macron e Merkel. D'altra parte se si considera che solo dal Marocco nei primi quindici giorni di Gennaio sono sbarcati in Spagna 3.000 immigrati, il doppio dello stesso periodo dello scorso anno, si può ben capire come la situazione rischi davvero di diventare insostenibile.

Molti commentatori però credono che questa decisione sia anche una mossa prettamente elettorale in vista delle prossime elezioni europee, dal momento che formazioni di destra, come Vox, stanno facendo proseliti, proprio soffiando sul vento della protesta della gente verso questo aumento sconsiderato di arrivi. Sanchez in difficoltà su più fronti, in questo modo così cercherebbe di rincorrere sul loro stesso terreno i rivali in patria, come Vox e i popolari e sopratutto quelli come in Europa, come Salvini. Ma d'altra parte si sa la questione migratoria in Spagna è sempre stata piuttosto controversa e per certi versi molto più stringente di quella adesso applicata da Salvini in Italia, che ora viene attaccato come fascista e inumano da mezza Europa. Nell’aprile scorso, infatti, il gruppo di sinistra Podemos al Senato ha accusato il Governo di “nascondere i respingimenti di massa non registrandoli, in modo da non lasciarne traccia e non dover affrontare le critiche e soprattutto i procedimenti giudiziari contro questa pratica, inclusi i frequenti richiami delle Nazioni Unite e di numerose organizzazioni non governative e associazioni umanitarie sia spagnole che internazionali”. E ancora, il 22 maggio Francisco Fernandez Marugan, defensor del pueblo spagnolo (colui che vigila affinché vengano assicurati i diritti dei cittadini nel rapporto con lo Stato) denunciava che diversi profughi dei centri di internamento per stranieri (Cie) di Madrid sono stati espulsi “senza aver avuto la possibilità di presentare la richiesta di asilo o comunque di accedere al procedimento previsto in questi casi”. Fonti governative di Madrid, d’altronde, avevano fatto trapelare la risposta negativa alla proposta italiana di far sbarcare le navi delle Ong anche nei loro porti. “Ripartire i migranti fra i Paesi del sud non è la soluzione- dissero -. Ci deve essere una risposta europea davanti a una situazione eccezionale, come si è fatto per la crisi dei rifugiati che arrivavano sulle coste greche”. Come non dimenticare poi le politiche repressive dello stesso Zapatero e di Rayoj, con episodi ripetuti di scontri fra Guardia Civil e migranti, nelle enclavi di Ceuta e Melilla. Sanchez in realtà ha solo cercato di far trasparire un cambio di passo, forse per guadagnare il rispetto dei grandi di Europa, che si è rivelato alla fine solo come un bluff o una semplice operazione di maquillage. Ora questa informativa del ministero degli Interni ha definitivamente fatto calare la maschera. Insomma non si può negare che anche questo fatto dimostra come la politica di Salvini abbia contribuito, con le maniere forti, a mettere la questione della immigrazione al centro della agenda europea, facendo uscire allo scoperto anni di politiche contraddittorie e menefreghiste da parte di chi come Germania, Francia, il blocco del Nord e anche in piccola parte la stessa Spagna ha deciso di lasciare la patata bollente nelle mani dell'Italia e della Grecia.

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