Esteri

Navalny, "del Novichok tra 14 giorni non ci sarà più traccia". Putin ha vinto

di Redazione Esteri

Francesco Introna, il medico legale dei casi Claps, Kerchner e Rea: "Se si usano certi veleni..."

Morte Navalny, il medico legale del caso Claps: "Se il corpo va in decomposizione la verità non si saprà mai"

Con tutta probabilità la verità sulla causa della morte di Alexei Navalny non si saprà mai. La decisione di Putin di non restituire subito il corpo ai familiari del suo principale dissidente non è casuale. I motivi dello slittamento del trasferimento della salma potrebbero essere legati alla chimica. Il medico legale Francesco Introna, che ha eseguito le autopsie dei casi Claps, Kerchner e Rea, spiega che in 14 giorni è possibile far sparire le tracce del veleno: "Dipende - dice Introna a Il Quotidiano Nazionale - dalla sostanza usata, dalla quantità e dall’efficienza dei laboratori. Se si usano veleni biologici potenzialmente fatali, come l’insulina, tracce non se ne troveranno. Anche in caso di sostanze vegetali esogene c’è la possibilità di non trovarle, se il corpo è in decomposizione".

Leggi anche: Navalny e Putin, la Lega abbandoni il "mito" russo

Leggi anche: Ex sportellista di banca e musa del leader: chi è Yulia, moglie di Navalny

"Dare il corpo dopo 14 giorni - prosegue Introna a il Quotidiano Nazionale - è una follia. Se Mosca ha deciso di fare così, evidentemente ha calcolato che è il tempo necessario per fare sparire gli indizi. I laboratori russi sono espertissimi in questo ambito ed è verosimile che le sostanze somministrate non si troveranno più. Basti pensare che la salma di Lenin è stata mummificata con delle componenti che nessuno conosce". Introna spiega anche che "il Novichock, di cui si parla per Navalny, è una sostanza sintetica sconosciuta e della quale esistono tantissime varianti. Per trovarla nell’organismo serve comunque avere la sostanza di riferimento che in Italia e penso in Europa nessuno ha".