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Esteri
Oms, oltre 100 Paesi chiedono inchiesta. Xi: "Trasparenti". Promessi 2 mld

"Accogliamo con favore ilprogetto di risoluzione per una inchiesta indipendente, che deve tenerconto di tutte le risposte fornite", sul nuovo coronavirus. Lo hadichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesusnel suo intervento all'assemblea generale dell'organizzazione. "Ilnostro peggior fallimento sarebbe non imparare da questa esperienza dacui il mondo uscira' cambiato per sempre", ha aggiunto. 

Coronavirus: capo Oms, strumenti c'erano ma mancava impegno

"Non abbiamo bisogno di nuovi piani o di altri comitati. Dobbiamo rafforzare e applicare i nostri sistemi attuali. Il mondo non puo' permettersi di cadere nell'amnesia a breve termine che e' stata un segno distintivo degli ultimi tempi. Il mondo non e' a corto di strumenti o risorse per proteggerci da un'altra pandemia, cio' che ci e' mancato e' l'impegno. Questo e' cio' che deve cambiare ora". Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus nel suo intervento all'assemblea generale dell'organizzazione. "Esorto gli Stati a investire per rafforzare gli strumenti gia' esistenti, in particolare i trattati internazionali. Abbiamo bisogno di revisioni periodiche universali e trasparenti per valutare la capacita' di risposta dei Paesi", ha aggiunto.

Il progetto di risoluzione promosso dall'Unione Europea e dall'Australia che chiede un'inchiesta indipendente sulle origini e la diffusione del coronavirus ha ottenuto il sostegno di 116 nazioni all'Assemblea dell'Organizzazione mondiale della Sanità che si tiene oggi e domani in videoconferenza. Si tratta di un numero molto alto ma non ancora sufficiente per essere approvata.     La risoluzione su Covid-19, anticipata dalla Reuters, verrà presentata martedì ma necessita del sostegno di due terzi dei 194 membri dell'assemblea, l'organo di governo dell'Organizzazione mondiale della sanità. La Cina si è sempre fortemente opposta all'ipotesi di un'indagine internazionale sulla pandemia. Il ministro degli Esteri australiano, Marise Payne, ha riferito noto che i negoziati sono ancora in corso. Nella bozza non si menziona la Cina o Wuhan (la città in cui il virus è stato accertato per la prima volta). Ma si esorta la comunità sanitaria globale a "identificare la fonte zoonotica del virus e l'introduzione nella popolazione umana, incluso il possibile ruolo di ospiti intermedi, anche attraverso sforzi come missioni sul campo scientifiche e collaborative". 

Coronavirus, Cina: "Tempi non maturi" per inchiesta 

La Cina si vede sul banco degli imputati per la diffusione del coronavirus e finora è sempre opposta all’inchiesta promossa dall’Australia ed appoggiata da diversi altri Paesi.    La Cina pur dicendosi favorevole, recentemente, a un’indagine “aperta, trasparente e inclusiva” sulla tracciabiità del virus, ha detto che deve tenersi “in un momento appropriato, dopo che sarà finita la pandemia” e sotto la guida del direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Xi: "Cina trasparente". Promessi 2 miliardi

La Cina ritiene che sia troppo presto per lanciare un'indagine sull’origine della pandemia, dal momento che molti Paesi ritengono che l’emergenza non sia ancora finita.  “I tempi non sono maturi per un’inchiesta” sulla tracciabilità del coronavirus responsabile dell’emergenza sanitaria globale, ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, in concomitanza con l’avvio dell’Assemblea Mondiale della Sanità, dove il presidente cinese Xi Jinping ha difeso l’operato della Cina nell’avvertire la comunità internazionale dello scoppio dell’epidemia di coronavirus diffusasi a fine 2019 dalla città di Wuhan, nella Cina interna. “Abbiamo informato l’Oms in modo tempestivo e appropriato”, ha detto Xi in un video messaggio all’apertura dell’Assemblea Mondiale della Sanità.  Il presidente cinese ha anche rivendicato che “dopo grandi sacrifici la Cina ha dato una svolta” al corso dell’epidemia nel Paese. La Cina, ha aggiunto Xi, ha dato la propria assistenza ai Paesi che ne avevano bisogno. Ha poi scandito che "La Cina è a favore di un'inchiesta sul coronavirus dopo aver controllato l'epidemia".

Non solo. Ha anche detto che la Cina promette due miliardi di dollari in due anni per contrastare la pandemia di Covid-19 e la ripresa economica nei Paesi colpiti e in particolare i Paesi in via di sviluppo.

Taiwan esclusa dall'assemblea Oms

La grande esclusa dell'Assemblea è Taiwan, confermano fonti a Repubblica, che ha confermato di non aver ricevuto alcun invito, e ha criticato la Cina per il suo "bullismo". La sua presenza all'Assemblea sarebbe stata possibile secondo Pechino solo con il previo riconoscimento del principio della "Unica Cina", ritenendo l'isola parte del suo territorio destinato alla riunificazione anche con l'uso della forza. 

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