Esteri

Putin e l'Italia: il lettone di Silvio, gli elogi di Salvini, Muti, Al Bano...

Oggi tutti prendono le distanze dal leader russo, che però è legato a doppio filo al nostro Paese. E, secondo qualcuno, ha persino sangue italiano nelle vene...

3) Putin e i M5S

Anche in casa M5S c’è stato un buon feeling con Putin, visti anche i ruoli occupati in questi anni da Conte (Premier), Di Maio (ministro degli Esteri) e Di Stefano (sottosegretario). Ai tempi del governo gialloverde, in pieno lockdown per il Covid, si è verificata quella che Linkiesta definisce “una delle pagine più raccapriccianti della nostra diplomazia: per la prima volta nella storia, soldati e mezzi pesanti russi hanno scorrazzato sul suolo italiano e tra gli applausi del governo. Grazie a Conte e Di Maio, un paese della Nato ha fatto atterrare dodici aerei militari e permesso lo sbarco dell’esercito russo, peraltro utilizzando strutture dell’Alleanza atlantica, con un centinaio tra generali, colonnelli, maggiori e tenenti maggiori impegnati in passato in teatri bellici e guidati da quel generale Sergei Kikot che altri non è se non l’uomo del Cremlino che in Siria è riuscito a scagionare il dittatore Bashar Assad sull’uso delle armi chimiche contro la sua popolazione. Questi bravi ragazzi putiniani hanno fatto una parata militare sulle nostre autostrade vuote, in colonna da Roma fino a Bergamo, mentre gli italiani erano chiusi in casa, e nonostante l’ottanta per cento delle forniture russe fosse totalmente inutili, come raccontato allora da Jacopo Iacoboni sulla Stampa”. 

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4) L’amicizia tra Berlusconi e Putin