Esteri

Metsola sposta la maggioranza Ursula a destra. La Lega vuole entrare nel Ppe

di Lorenzo Lamperti

Considerata una "grande amica" dell'Italia, con l'erede di Sassoli possibili sviluppi positivi sui migranti. Esplode il caso sulla sua posizione anti abortista

Parlamento europeo, vittoria netta per la maltese Metsola (Ppe)

"Una grande amica dell'Italia". Viene descritta così, soprattutto dai partiti di centrodestra e di destra italiani, Roberta Metsola. L'avvocata maltese ha ricevuto un bel regalo di compleanno dai colleghi del Parlamento europeo, che l'hanno scelta come loro nuova presidente proprio nel giorno del suo 43esimo compleanno. Metsola, eurodeputata del Partito popolare europeo, succede così al compianto David Sassoli con 458 voti a favore. La sua nomina manda alcuni segnali interessanti sul piano della tenuta della maggioranza Ursula ma anche sulla politica estera dell'Unione europea. Nonché sulle possibili ricadute sull'Italia. Anche se esplode una polemica per le sue posizioni sull'aborto.

Partiamo dalla politica comunitaria. Alla vigilia c'era chi immaginava una possibile tentazione "verde" per socialisti e liberali, le altre due componenti della grandissima coalizione europea insieme al Ppe. I numeri però dicono altro, visto che Metsola è stata eletta con una maggioranza schiacciante, ben al di sopra dei necessari 309 voti. Insomma, il mandato è più che pieno. Cosa che rafforza la maggioranza Ursula e rimanda al mittente le ipotesi di rotture o complotti interni. Segnale che anche senza Angela Merkel la grande coalizione può reggere.

Che cosa cambia con Metsola alla guida del Parlamento europeo: più flessibilità e Cina più lontana

Con qualche cambiamento sull'azione comunitaria, però, con riflessi sulla politica comunitaria e forse anche sulla postura dell'Ue verso l'esterno. Metsola, che ha auspicato di non dover aspettare altri 20 anni per vedere un'altra donna presidente dell'Europarlamento, ha annunciato: "La prima cosa che vorrei fare, come presidente, è raccogliere l'eredità che ci ha lasciato David Sassoli. David era un combattente per l'Europa, per noi, per questo Parlamento. Credeva nel potere dell'Europa di forgiare un nuovo percorso in questo mondo. Grazie David", ha detto in italiano. 

Ma che cosa può cambiare nel concreto? Prima cosa: Metsola sembra allineata a Francia, Italia e Spagna su una maggiore flessibilità per quanto riguarda le regole fiscali. "Faccio riferimento a David Sassoli quando ha detto all'ultimo Consiglio Ue che c'e' troppa, crudele, inflessibilità" ha detto Metsola all'Ansa. "Io credo che questo Parlamento debba stare dalla parte di quei Paesi che hanno bisogno di continuare ad investire per non essere lasciati indietro. Ovviamente a ciò vanno accompagnati trasparenza e nessun tipo di abuso" sui fondi europei. 

Sul fronte della politica estera dell'Ue, si può immaginare una linea più scettica sulla Cina, anche in ottemperanza al posizionamento della coalizione semaforo tedesca. Più difficile di prima che l'accordo sugli investimenti concluso da Angela Merkel a dicembre 2020 con Xi Jinping possa essere scongelato. Più semplice invece immaginare una posizione convintamente euroatlantica come da tradizione.

Con Metsola l'Italia spera anche in qualche favore sui migranti

La sua provenienza geografica, nonché la collocazione politica, lascia presagire mosse favorevoli all'Italia anche nell'ottica dell'accoglienza dei migranti. Ci spera per esempio il Movimento Cinque Stelle. "Proviene da un Paese del Sud Europa e conosce molto bene le difficoltà e le necessità dei Paesi di frontiera come l'Italia: auspichiamo che queste sensibilità possano ispirare la sua azione alla guida del Parlamento Europeo di fronte alle sfide epocali che ci attendono, nell'interesse dei cittadini europei", ha commentato la delegazione pentastellata al Parlamento europeo.

L'elezione di Metsola è accolto con particolare favore dalla Lega. Non è un caso che Matteo Salvini individui proprio nei migranti uno dei punti per i quali l'arrivo della maltese può dare vantaggi alla linea del Carroccio. "Oggi la Lega ha votato a favore di un presidente del parlamento Ue che è a favore della vita, famiglia, identità dei popoli e difesa dei confini, una alternativa vera alla deriva di sinistra", ha detto Salvini, che fa dunque riferimento anche alle posizioni di Metsola sull'aborto, che hanno suscitato anche le felicitazioni di Mario Adinolfi.

Metsola, polemica sulle sue posizioni anti aborto. La Lega ora mira all'ingresso nel Ppe

Questo è il tasto dolente della nomina della maltese, che sul merito spiega: "La mia posizione sull'aborto? E' quella del Parlamento europeo, che quando ha parlato della salute riproduttiva e dei diritti alla riproduzione non è mai stato ambiguo. Ha sempre detto che voleva che questi diritti dovessero essere meglio protetti. Questa è la posizione dell'aula, e io mi impegno nei confronti di tutti riguardo al fatto che questa è la posizione che io promuoverò". Ma in passato ha espresso varie volte posizioni antiabortiste che le sono valse le critiche dei macroniani di Renew Europe. Malta, d'0altronde, è l'unico Paese Ue a vietare l'aborto, tema sul quale ha una delle leggi più severe al mondo essendo proibito anche in caso di incesto e stupro. 

La Lega, ma anche Forza Italia e Fratelli d'Italia, celebrano invece la sua vittoria guardando con grande speranza al fatto che il Partit Nazzjonalista maltese è tradizionalmente più filoitaliano (e filo Ue) dei Laburisti. Anche Berlusconi ha detto di aver sostenuto Metsola con convinzione, mentre il suo vice Tajani l'ha definita una "grande amica dell'Italia". Ma la sua vittoria potrebbe avere ripercussioni forti soprattutto sul posizionamento della Lega in Europa. Lo dice esplicitamente la leghista Gianna Gancia: "L'elezione di Metsola ci pone davanti nuovi scenari politici e ritengo indispensabile che, come delegazione Lega al Parlamento europeo, si avvii una riflessione seria e articolata su dove e con chi collocarci in Europa, ora che il Parlamento acquisirà nuova centralità nelle dinamiche europee".

Da tutto il Carroccio arriva un coro di Metsola che "difende i nostri valori". Il Carroccio potrebbe saltare la staccionata e passare al Ppe, vecchio pallino di Giancarlo Giorgetti.