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Russia, pieni poteri di Putin dopo il voto: via Lavrov, Shoigu e il premier

di Redazione Esteri

Lo Zar pensa ad un rimpasto di governo e tremano in tanti. Il ministro degli Esteri va verso la pensione anticipata

Russia, Putin mette mano al "cerchio magico". I contrari alla guerra in Ucraina verso l'addio

La riconferma al Cremlino di Vladimir Putin fino al 2030 cambia tutto. Lo Zar, che già era molto forte prima del voto, ora ha davvero le mani libere dopo l'88% dei consensi ottenuti e pensa ad un corposo rimpasto di governo. A rischiare più di tutti sono tre figure di spessore. Putin - secondo quanto riporta il Quotidiano Nazionale - sembra determinato a dar un bel colpo di spugna al suo governo, tagliando fuori chi lo ha deluso, chi non approva l’operazione militare speciale in Ucraina (ossia la guerra) e chi spera che sia finalmente arrivato il suo momento. Partendo da questi ultimi, quella generazione di mezza età che nei corridoi del potere ha sperato per anni che la vecchia guerra, ossia il presidente e il suo cerchio magico, si levassero di torno.

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Rischiano anche il primo ministro, Mikhail Mishustin, il ministro degli Esteri, Sergeij Lavrov e il ministro della Difesa, Sergeij Shoigu. Va detto che, in qualche caso, tipo quello del capo della diplomazia, - prosegue Qn - una sostituzione verrebbe presa come un dono. Da tempo Lavrov aveva manifestato la volontà di andare in pensione e, al di là delle dichiarazioni ufficiali, avrebbe fatto volentieri a meno sia della guerra in Ucraina sia del presenzialismo della sua portavoce, Maria Zacharova.