Esteri
Seni e uova: romanzo che racconta il Giappone e le donne oltre gli stereotipi
Vicino Oriente: notizie e tendenze dal mondo giapponese | Tradotta da Edizioni E/O, Mieko Kawakami è la scrittrice di cui la letteratura italiana aveva bisogno
Donne, vita, morte, maternità, solitudine, asessualità: sono molti, moltissimi, i temi che si dispiegano e si intrecciano nelle 624 pagine struggenti e ironiche di Seni e uova, romanzo con cui la blogger, cantautrice, attrice e poetessa Mieko Kawakami è entrata nell’Olimpo della letteratura contemporanea giapponese, vincendo il premio Akutagawa. In Italia è uscito grazie a Edizioni E/O, traduzione di Gianluca Coci, che ne propone una versione ampliata.
Protagoniste della storia sono le donne. Sorelle, madri, figlie, nipoti, zie, amiche, colleghe. Donne che lottano, vivono, amano, lavorano, fanno sacrifici, si ubriacano, litigano, sbagliano. Donne che non hanno bisogno degli uomini. Uomini sempre sfuggenti, assenti, codardi, irresponsabili, inaffidabili, bugiardi, violenti. L’unica figura maschile completamente positiva nel libro, non a caso, è Haruyama, il giovane fidanzato della nipote Midoriko: positivo perché, appunto, giovane, ancora troppo impegnato con l’amore ingenuo e spensierato dell’adolescenza, e ci dà l’impressione che semplicemente non abbia ancora avuto modo e tempo di sbagliare.
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Eppure, non traspare mai nessuna forma di odio nei confronti di questi uomini, padri violenti, fidanzati fedifraghi, mariti che abbandonano il tetto coniugale senza una parola: semplicemente, le donne prendono atto di queste debolezze, magari perdonano, ma comunque vanno avanti, senza perdere tempo, senza perdersi d’animo. Quelle che popolano Seni e uova sono donne che lottano contro il maschilismo imperante senza farsi paladine, che prendono a picconate la società patriarcale che cerca di schiacciarle senza grandi proclami, ma che alla fine hanno la meglio, e diventano esempio e ispirazione per chi sta dall’altra parte del libro e legge. E piange, e ride, e si emoziona e riflette.
Sì, perché sarebbe disonesto ridurre questo a un romanzo femminista. Seni e uova è un libro che parla di donne ma ne parla a tutti, e tutti possono trovare almeno un pezzetto di sé tra le sue pagine. Perché quelle che la protagonista, Natsuko, si trova ad affrontare, raccontare o ricordare, sono esperienze di vita universali. Restare senza soldi per l’affitto o per il cibo, fallire al lavoro, innamorarsi, odiare il proprio corpo, essere felici per una telefonata, fare i conti col tempo che passa. La vita, la morte, la sessualità.
Mieko Kawakami
Uno dei meriti di questo libro è affrontare tutto in modo diretto, senza lasciare spazio a stereotipi o perifrasi, riuscendo a essere semplice ma andando a fondo, e riportando ogni questione alla dimensione quotidiana. Possiamo desiderare un figlio ma non un partner? Dobbiamo sentirci egoisti se vogliamo un figlio per non invecchiare da soli? La solitudine è il prezzo obbligato da pagare per la propria indipendenza? Come possiamo riuscire a costruire una famiglia senza annullare noi stessi? Mille domande dietro cui c’è sempre lo stesso obiettivo: trovare la propria pace interiore.
Ugualmente, a fare da scenario è una Tōkyō quotidiana, lontana dalle stranezze per turisti e dalle solite immagini di petali di ciliegio che colorano di rosa le strade. I personaggi di questo libro si muovono tra shinkansen e appartamentini minuscoli per impiegati dal reddito modesto, tra ristoranti coreani e konbini in cui andare a comprare quattro lattine di birra per sconfiggere la noia della mezzanotte insonne. È una Tōkyō a misura d’uomo, in cui chi parla col dialetto di Osaka viene subito notato, in cui la notte è popolata di onabe e hostess, e chi trasloca e cambia quartiere può rifugiarsi un pomeriggio nei bagni pubblici più vicini per immergersi in vasche di acqua calda e riscoprire, nella nudità dei corpi, la dimensione umana a cui apparteniamo tutti, quanto ci assomigliamo senza abiti, divise, segni di riconoscimento.
Mieko Kawakami è una scrittrice da scoprire, di cui l’Italia ha fortemente bisogno, come tutte le donne, e, per citare un suo personaggio, Seni e uova è “finalmente un libro profondo e importante, un libro che dà forza alle donne di oggi. Una forza vera, autentica, una guida. Una guida verso la speranza e il cambiamento”.