Esteri
Immigrazione/ Stucchi (Copasir): dalla Siria può arrivare di tutto
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Quanto accaduto sul treno francese, dove uno jihadista marocchino stava per fare una strage, potrebbe succedere anche in Italia? C'è questo pericolo? Affaritaliani.it lo ha chiesto a Giacomo Stucchi, presidente del Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. "I cosiddetti 'lone wolf', i lupi solitari, sono il problema più grande con il quale dobbiamo confrontarci. Un soggetto solitario o un piccolo gruppo di persone che si attivano improvvisamente è un rischio reale che non viene sottovalutato dall'intelligence. Sappiamo che è possibile che una cosa come quella che è avvenuta in Francia accada anche da noi e proprio per questo motivo il pericolo non viene sottovalutato. Le reti più grandi - prosegue Stucchi - sono più facili da controllare e da seguire con attività di intelligence. Si tratta di organizzazioni più strutturate con più soggetti che le compongono e quindi è più semplice disporre di informazioni che possono essere carpite. Le realtà del singolo o dei micro-gruppi sono più difficili da prevedere e da prevenire nelle loro intenzioni".
Quanto all'emergenza immigrazione, il presidente del Copasir afferma: "Quella della Macedonia è la rotta balcanica, che è pari per importanza di flussi di immigrati verso l'Europa a quella della Libia. Ha peró una caratterizzazione diversa perché si tratta di soggetti per la maggior parte di siriani o di soggetti provenienti da altri Paesi di quell'area, mentre dalla Libia chi arriva in Italia è soprattutto di origine africana. E' quindi una situazione problema molto delicata e non è escluso che qualcuno di coloro che sceglie la rotta balcanica poi decida di venire in Italia piuttosto che andare nel Regno Unito o in Germania". 'Lone wolf' anche tra i migranti che arrivano dalla Libia o attraverso la Macedonia? "Purtroppo tutto è possibile. Dobbiamo essere realisti e agire di conseguenza. La Siria è un Paese molto problematico e tutto ciò rende difficile capire chi si ha di fronte. Chi si oppone a Bashar al-Assad e poi fugge lo fa a volte dopo aver militato in gruppi che non utilizzano politiche della non violenza ma si contrappone utilizzando armi e gesta di matrice terroristica al regime di Damasco con il risultato di causare spesso la morte di civili. Bisogna evitare quindi che simili soggetti addestrati alle tecniche militari possano liberamente entrare in Europa".