Esteri

Sudan, Darfur in stato d'emergenza: oltre 130 morti negli scontri etnici

Sono almeno 132 i morti negli scontri in Sudan tra milizie arabe e di etnia masalit: lo riferisce Mohamed Abdallah Douma, il governatore del Darfur occidentale

E' di almeno 132 morti il bilancio degli scontri in Sudan tra milizie arabe e di etnia masalit. Lo riferisce Mohamed Abdallah Douma, il governatore del Darfur occidentale, la regione intorno alla cui capitale, El Geneina, sono iniziati sabato scorso i combattimenti a colpi di fucile e armi pesanti.

"La situazione ora e' relativamente stabile", ha affermato Douma, spiegando che i combattimenti sono terminati ma sono ancora in corso saccheggi e sparatorie isolate. Durante gli scontri e'è stata distrutta una centrale elettrica, un'ambulanza è stata attaccata e una granata ha colpito un ospedale.

Il Sudan è stato dal 2003 teatro di una violenta guerra civile che ha causato 300 mila vittime e due milioni e mezzo di sfollati. La ribellione delle minoranze etniche fu repressa dall'allora presidente Bashir con l'invio delle famigerate milizie arabe Janjaweed, reclutate tra le tribu' nomadi della regione. Sebbene il conflitto si sia col tempo esaurito, le tensioni tra i pastori arabi nomadi e gli agricoltori masalit stanziali riesplodono spesso a causa delle contese per il territorio e le risorse idriche.