Esteri
Terre rare, Von der Leyen sfida Xi: investimento da 45mld per l'oro del Sud
Bruxelles dà concretezza al piano di investimenti per finanziare progetti infrastrutturali nel mondo (300 mld) puntando il partenariato con i Paesi latini
Il riferimento, per nulla velato, è alla Cina, che al momento detiene il monopolio delle terre rare grazie al controllo dei giacimenti presenti nel continente africano.
L’intento dell’Europa è dunque di porsi, a tutti gli effetti, come competitor del Dragone per accaparrarsi le materie prime critiche necessarie per lo sviluppo tecnologico, prime tra tutte il litio, la cui la cui domanda globale si prevede aumenterà di 12 volte entro il 2030 e di 20 volte entro il 2050 per stare al passo con la transizione ecologica.
Leggi anche: Meloni in Tunisia, svolta Ue sui migranti: firmato il memorandum d'intesa
Corsa alle terre rare: l’Ue vuole “emanciparsi” dalla Cina
Von der Leyen aveva già fatto intendere a chiare lettere l’obiettivo strategico dell’Unione europea - come riporta Dagospia - durante la sua tournée in Brasile, Argentina, Cile e Messico del mese scorso, ricordando come “non ci sono turbine eoliche senza litio, né batterie senza materie prime critiche”.
Per questo motivo riprendono, dopo otto anni di stallo, i rapporti tra Europa e America Latina. L’intesa con il blocco si prospetta proficua e su solide basi. L'accordo commerciale con il Cile, che prevede un importante capitolo relativo a litio e rame, ad esempio, dovrebbe essere ratificato prima della fine dell'anno, riferiscono fonti diplomatiche.