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Trump, consenso in caduta libera dopo i primi 100 giorni: "Il più basso da sette decenni"
Gli americani hanno già scaricato il tycoon: decisivo l'autogol sui dazi

Donald Trump

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Trump, fiducia nel suo operato ai minimi. Americani spaesati dal suo tira e molla su tutto
Donald Trump è arrivato al suo primo traguardo intermedio da presidente degli Stati Uniti, c'era grande attesa per il giudizio sul suo operato nei primi 100 giorni. Il presidente americano è stato protagonista assoluto sulla scena politica internazionale, tra mediazione nelle guerre in Ucraina e Medio Oriente, dazi, ma anche tentativi di snellire la macchina dello Stato e diminuire i costi, compito affidato al suo ormai ex braccio destro Elon Musk. Il verdetto dopo i suoi primi tre mesi di governo è netto: il suo tasso di approvazione è sceso. Proprio l’economia, tema cruciale per la sua vittoria, - riporta Il Corriere della Sera - sta diventando una fonte di disapprovazione. Un sondaggio di Washington Post e Abc/Ipsos mostra che solo il 39% degli americani approva le sue politiche (a febbraio le approvava il 45%).
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Secondo la Cnn il suo tasso di approvazione è leggermente più alto, al 41% (ma comunque "il più basso da sette decenni" per un presidente arrivato a 100 giorni di mandato); mentre Nbc lo colloca al 45%. Il 53% degli interpellati da Abc/Ipsos - prosegue Il Corriere - dice che l’economia è peggiorata da quando Trump è tornato alla Casa Bianca. Il presidente mantiene il sostegno della base repubblicana, anche se il 15% gli dà "brutti voti" (a novembre ottenne il 94% dei voti degli elettori repubblicani). Ma nemmeno il partito democratico può gioire: gli americani si fidano molto più di Trump che dei parlamentari democratici nella gestione dei problemi principali del Paese.