Esteri
Turchia, ergastolo per un filantropo. Ma nessuno dice nulla, è un Paese Nato



Carcere a vita per Kavala, considerato una delle menti del tentato golpe del 2016. La decisione dopo un controverso processo tra lo stupore di tutti
Turchia, "accuse irrealistiche". Kavala, dalle Ong al carcere a vita
Mano pesante della giustizia turca nei confronti di un presunto responsabile del tentato golpe contro Erdogan nel 2016. Dopo un lungo e controverso processo i giudici hanno deciso per l'ergastolo nei confronti del filantropo turco Osman Kavala. Accusato anche di spionaggio, - si legge sul Fatto Quotidiano - il 64enne era in carcere in attesa di giudizio dal 2017. Fondatore dell’ong Anadolu Kultur, che promuove il dialogo con i Paesi vicini tramite lo scambio culturale, Kavala è accusato in relazione alla protesta di Gezi park nel 2013 e al fallito golpe del 2016 contro il presidente turco Recep Tayyp Erdogan. Secondo l’accusa, Kavala era uno degli organizzatori della protesta di Gezi park contro un piano di sviluppo edilizio a Istanbul, che fu repressa con violenza della polizia. Diversi manifestanti rimasero uccisi.
Kavala - prosegue il Fatto - ha detto di ritenere le accuse “estremamente irrealistiche e illogiche”, aggiungendo che la protesta di Gezi park, cui ha partecipato, era “decentralizzata e senza leader". Fuori dal tribunale una folla di almeno 100 persone ha percosso il portone di ingresso del tribunale e la protesta si è interrotta dopo l’arrivo di un gruppo di agenti di polizia. I partiti di opposizione hanno contestato duramente la sentenza dopo l’udienza. La notizia però non ha provocato particolari reazioni a livello internazionale. Pesa il momento storico, Erdogan rappresenta un Paese della Nato e proprio in queste ore sta trattando con Putin per un cessate il fuoco.