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Esteri
L'escalation è iniziata a Kursk, mentre in Medio Oriente regna il caos

Il politologo norvegese Glenn Diesen ha scritto, sul suo profilo X: "Escalation senza diplomazia"

 

Dal 2022 osserviamo una guerra prevalentemente economica e tecnologica, armata in Ucraina e Medio Oriente. Gli equilibri del mondo stanno cambiando, in processi a breve medio e lungo termine.

L'ONS 24, facendo riferimento a una decisione del governo russo consiglia di usare piattaforme alternative a Google e YouTube, dal momento che i provider russi di internet stanno ravvisando "velocità inaccettabili", quindi ne stanno valutando la chiusura su tutta la Federazione Russa.

L'Economist informa che l'America si sta preparando per una nuova corsa agli armamenti nucleari e conferma che l'Iran dispone dell'atomica. Inoltre. Gli Stati Uniti temono una guerra su tre fronti: con la Russia in Europa, con la Cina vicino a Taiwan e nella penisilola coreana. "Le autorità statunitensi - prosegue in quotidiano - sono pessimistiche riguardo alla loro capacità di affrontare contemporaneamente Russia, Corea del Nord e Cina".

Il politologo norvegese Glenn Diesen ha scritto, sul suo profilo X: "Escalation senza diplomazia". "La NATO sostiene attacchi profondi alla Russia (Kursk). E' impossibile criticare Zelensky anche quando attacca la centrale nucleare di Zaporozhye e usa apertamente le sue brigate per attaccare i civili". Vladimir Putin ha dichiarato che "dietro l'attacco ucraino a Kursk ci sono la NATO e i servizi segreti occidentali".

Prosegue Diesen: "Nonostante la sconsiderata escalation, la NATO continua a rifiutare la diplomazia e l'UE sta addirittura penalizzando gli Stati membri che cercano di recuperarla. E' ormai chiaro che questa guerra non ha nulla a che fare con "l'aiuto all'Ucraina". Manca una leadership politica e questa situazione non può che finire in un disastro".

Bloomberg annuncia le dimissioni del Primo Ministro giapponese Kishida e la sua rinuncia alla ricandidatura, "gettando il paese nel caos", afferma sempre Bloomberg.

The Federalist scrive che "la guerra economica è diventata un elemento centrale delle relazioni internazionali, anche se spesso se ne abusa e risulta inefficace se le sanzioni adottate non vengono rigorosamente rispettate", o facilmente aggirate. Secondo il Financial Times "la più grande società di servizi petroliferi al mondo, la SLB di Houston si sta espandendo in Russia, dopo l'uscita dei suoi principali rivali occidentali", a seguito dell'inizio della guerra nel 2022.

Vale la pena segnalare i primi posti della graduatoria mondiale pubblicata ad Agosto 2024 dal World Gold Council's, relativa alle maggiori riserve di oro, in tonnellate: US: 8133; Germany: 3351; Italy: 2452; France: 2437; Russia: 2335; China: 2264. Clamoroso il terzo posto dell'Italia e da valutare con attenzione l'ampio distacco tra gli Stati Uniti e gli altri Paesi, ove spiccano le colonne dei BRICS+.

Gli USA stanno lavorando anche su un altro fronte, esercitando forti pressioni perché il Presidente del Venezuela Maduro si dimetta. Vedant Patel, vice direttore dell'Ufficio Stampa del Dipartimento di Stato, ha dichiarato: "Gli Stati Uniti stanno valutando una serie di opzioni per imporre a Maduro di riportare il Venezuela sulla strada della democrazia. E continueremo a farlo".

Il Wall Street Journal ha diffuso una versione secondo cui gli Stati Uniti offrirebbero a Nicolàs Maduro una sorta di "amnistia" in merito alle accuse mossegli dal loro Dipartimento di Giustizia nel 2020 (traffico di droga, corruzione, narcoterrorismo) a condizione che rinunci alla propria carica. Tale "amnistia" sarebbe estesa anche ai suoi più stretti collaboratori. Tuttavia, questa strada non sembra percorribile perché Maduro ha sempre rifiutato questo tipo di negoziati, inoltre non si fida delle ripercussioni che potrebbero seguire alle "amnistie".

Intanto, l'ambasciatrice italiana a Mosca, Cecilia Piccioni è stata convocata al Ministero degli Esteri russo a causa dell'ingresso illegale di giornalisti RAI italiani nella regione di Kursk. La Zakharova ha accusato i giornalisti di distorcere i fatti. Secondo lei "hanno chiamato il nero bianco e bianco il nero". 

Sicché il 14 Agosto 2024 su La Stampa e su Il Corriere della Sera sono state pubblicate alcune dichiarazioni degne di nota rilasciate dal Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal Ministro della Difesa Guido Crosetto. Il primo, su La Stampa, ha dichiarato: "[...] non siamo né come Paese, né come NATO in guerra contro la Russia". Sulle forniture italiane dei missili Storm Shadow: "Come sa, le dotazioni sono secretate. E le armi vanno usate dentro i confini dell'Ucraina".

Guido Crosetto su Il Corriere della Sera, a proposito dell'utilizzo delle armi italiane su suolo russo: "io so di cosa si parla, di come si usano [le armi italiane], di chi ne autorizza l'uso, come avviene ogni dinamica di decisioni e di utilizzo". Entrambe le dichiarazioni sembrano smentire la fuga di notizie sui media, sulla fornitura di armi ad alta precisione e a lunga gittata alle forze armate ucraine, notizia supportata dalle rivelazioni dell'ex Ministro della Difesa inglese Grant Shapps. E dunque sarebbero da ritenere smentite le indiscrezioni sulle operazioni militari che i velivoli italiani G550 CAEW starebbero compiendo regolarmente sul Baltico e sul Mar Nero?

Infine, da segnalare come interessante, sul fronte Mediorientale, l'analisi dello storico Ilan Pappè sul sito Contropiano.org: "di pancia reagiscono in troppi. Sarebbe ora di usare il cervello: inquadrare il conflitto come una lotta tra colonizzatori e colonizzati aiuta a individuare l'origine della violenza e dimostra che non esiste un modo efficace per fermarla senza affrontarne le origini. La radice della violenza in Palestina è l'evoluzione del sionismo alla fine del XIX secolo in un progetto coloniale di insediamento. Il progetto è quello di eliminare la popolazione nativa per sostituirla".

Guarda/ Video inedito: l'ingresso in Russia delle truppe ucraine e i soldati di Putin che alzano bandiera bianca - Affaritaliani.it






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