Esteri
Usa, meno militari americani in Germania. Una mossa azzardata

L’antipatia di Trump nei confronti della Merkel.
Da ieri la proposta di Donald Trump di ritirare da settembre 9500 soldati dal territorio tedesco, diminuendo il numero delle truppe americane da 34500 a 25000 è ufficiale anche in Germania. E il Presidente anche con questa nuova proposta sembra voler mantenere inalterata la sua capacità e la sua volontà di essere un Presidente 'divisivo'.
La presenza militare americana in Germania è nata con l'occupazione alleata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Poi si è sviluppata durante la Guerra Fredda quando gli Stati Uniti dislocarono in Europa centinaia di migliaia di militari quale meccanismo di dissuasione nei confronti dell‘Unione Sovietica.
Oggi in Germania è localizzato l'Africom, il quartiere generale per l’Europa della Forza Aerea e dell’Esercito degli Stati Uniti e i più importanti centri di addestramento del Vecchio Continente.
La decisione di Trump , aldilà delle conseguenze strategiche, è stata presa piuttosto male dall’Europa proprio perchè decisa in maniera unilaterale. ‘E’ un qualcosa di completamente inaccettabile-ha confermato Peter Beyer coordinatore di Angela Merkel per le Relazioni Transatlantiche-soprattutto perchè a Washington nessuno si è degnato di informarci prima’.
Molti analisti considerano la scelta americana di decidere da soli strategicamente azzardata e spinta da elementi di tipo strategico e umorale ( leggasi antipatia di Trump nei confronti della Cancelliera).
Tre le ragioni che sembrano aver favorito questa scelta: la prima riguarda la situazione di relativa tranquillità in Europa; la seconda deriva dalle elezioni presidenziali di novembre e l’idea di portare avanti da parte americana una politica estera maggiormente isolazionista.Coerente con questa filosofia la volontà di volersi ritirare anche da Siria e Afghanistan.
La terza sarebbe l’antipatia viscerale del tycoon verso l’Europa ed in particolare verso la Germania.
Donald Trump vede l’Europa e la Germania in particolare come un concorrente economico e soprattutto un cattivo pagatore nei confronti della Difesa in ambito Nato.
Probabilmente, proprio per questa cattiva volontà di contribuire maggiormente, Trump ha preso questa decisione.
La richiesta di investimento sarebbe uguale al 2% del PIL mentre la Germania, il paese più ricco tra gli alleati,
nel 2019 ha contribuito solo con l’1,38% e non sembra avere nessuna intenzione di cambiare.
Senza parlare dell’ultimo affronto della Cancelliera a Trump quando gli ha negato di trasferire la riunione del G7 a Washington e di allargarla ad altri Paesi come Russia e Turchia.
Se dovesse andare in porto, questa misura sarebbe un colpo al cuore al sistema di alleanze degli Stati Uniti, soprattutto con l’Europa vera grande alleata contro due giganti come Cina e Russia.
Molti repubblicani stanno cercando di fare capire al Presidente che le truppe in Europa non sono solo per dfendere il Vecchio Continente ma per tutelare pure gli Stati Uniti nei confronti dell’Unione Sovietica e nei vari operativi in Medio Oriente.
Il problema vero di questa misura, se verrà presa, è per molti analisti un messaggio forte di distanziamento degli Stati Uniti dall’Europa.
Di tutto questo potrebbe beneficiare solo la salute di Vladimir Putin che migliora ogni volta quando il rapporto tra Usa ed Europa si fa freddo.
Ma la salute di Putin a Trump sembra non interessare un granché.