Esteri
Usa, termometro a -40°. La gaffe di Trump:"Usiamo il surriscaldamento globale"
The Donald ironico in occasione dell'ondata di freddo estremo che ha colpito parte degli Usa: al Paese farà bene un po' di riscaldamento globale, ha detto
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Da "negazionista del clima" a irriverente gaffeur sul surriscaldamento globale. Donald Trump è tornato a parlare della lotta al cambiamento climatico, ironizzando e negandolo in un tweet, in occasione dell'ondata di freddo estremo che ha colpito parte degli Stati Uniti (l'East Cost) e che dovrebbe durare fino al weekend con punte di -40 gradi nel Minnesota e di -20 a Detroit nel Michigan.
"Sulla costa Est potrebbe essere il Capodanno più freddo mai registrato. Potremmo usare un po' di quel riscaldamento globale, per difenderci dal quale il nostro Paese, ma non altri Stati, stava per pagare trilioni di dollari. Copritevi bene!", ha cinguettato sul popolare social network il presidente americano dalla calda Palm Beach, in Florida, dove si trova a riposo per il periodo natalizio nella sua residenza (oltre 80 i giorni di vacanza in nemmeno 12 mesi di presidenza per Trump che attaccava il predecessore Barack Obama per le "lunghe pause" dal lavoro).
Con il suo messaggio che ha scatenato un'ondata di polemiche (oltre 95 mila i tweet di risposta all'account @realDonaldTrump), The Donald ha voluto rinvigorire la sua polemica sul riscaldamento globale, prendendo in giro ambientalisti e climatologi. Polemica che, a suo dire, è un'invenzione della Cina.
A giugno, il numero uno della Casa Bianca aveva ritirato gli Stati Uniti, unica nazione al mondo assieme a Siria e Nicaragua, dagli accordi di Parigi sul clima (storica intesa presa nel 2015 da 195 nazioni) mostrandosi scettico sulla "minaccia" riscaldamento climatico per gli States. Il tutto, dopo che in campagna elettorale al grido di "America First", aveva liquidato il global warming, il surriscaldamento globale, come una "bufala" ("fake news") inventata da Pechino per azzoppare l'economia a stelle e strisce.
Peccato che Trump non si renda conto che l'ondata di freddo che sta investendo gli Usa chiuda un anno in cui il Paese è stato flagellato da furiosi uragani come Irma, vasti allagamenti e una siccità persistente in vaste aree che ha favorito devastanti incendi. Come l'ultimo in California, il più grande che abbia mai toccato The Golden State, com'è chiamato lo Stato che ospita Los Angeles, San Francisco e la Silicon Valley. Anomalie legate al processo di trasformazione del clima in corso.