Esteri

Vaccino AstraZeneca, pure l'India approva: in Ue ritardo. Ema "Mancano dati"

di Daniele Rosa

Un modus operandi, forse scientificamente corretto, ma incomprensibile per gli europei

Mentre l’Ema, l’Agenzia Europea per il farmaco, continua a ripetere che sul vaccino Astra Zeneca sarà necessario più tempo per l’approvazione, da altre parti le pratiche corrono lisce come l’olio. E’ successo in Argentina, in Gran Bretagna e ieri pure in India, continente con un miliardo e mezzo di persone, non, con tutto il rispetto, le Isole Samoa.

Il Ministro indiano della Salute ha comunicato che il gruppo di esperti dell’Agenzia regolatoria indiana ha approvato per l’uso emergenziale il vaccino di Astra Zeneca.

“L’anno passato è iniziato con il Coronavirus mentre adesso il nuovo anno comincia con il vaccino”. E gli indiani devono essere davvero felici di sapere che la loro agenzia regolatoria si muove con tempestività ed attenzione avendo capito l’importanza di vaccinare un continente che ha fatto registrare 150000 morti per Covid-19. Un numero che pone il paese al terzo posto dopo Stati Uniti e Brasile nella drammatica lista di decessi.

E’ difficile capire per un europeo come mai altre Agenzie regolatorie internazionali approvino rapidamente il vaccino in questione e solo quella "di casa nostra" continui a ripetere che è necessario avere ulteriori approfondimenti. E tutto questo incomprensibile rigore sapendo che molti Paesi europei, Italia in primis, hanno messo la salute dei loro cittadini  sul vaccino di Astra Zeneca.

L’India intanto, che fortunatamente non dipende dal rigorismo dell’Ema, sta pianificando di iniziare a vaccinare a gennaio. I primi a riceverlo saranno medici, netturbini, polizia , operatori delle pompe funebri e successivamente le persone con oltre 50 anni di età e quelle con disturbi preesistenti.

Il vaccino sarà fornito gratuitamente ai 30 milioni di operatori sanitari e poi due dosi di vaccino a 300 milioni di persone entro l'estate. La vaccinazione sarà volontaria.

E’ interessante osservare che l’autorità regolatori indiana sta valutando anche il vaccino della Pfizer e un altro vaccino sviluppato dalla società indiana Bharat Biotech per l'uso in emergenza. Otto altri vaccini contro il Coronavirus, tra cui il vaccino russo Sputnik V e pochi altri vaccini di fabbricazione indiana, sono in diverse fasi di sviluppo nel paese.

Il prodotto di AstraZeneca presenta vantaggi evidenti rispetto ad altri vaccini approvati dai governi di tutto il mondo. È molto più economico dei vaccini Pfizer e Moderna e richiede solo la normale refrigerazione, a differenza del vaccino Pfizer, che deve essere mantenuto a una temperatura più fredda dell'inverno artico.

Una sfida, quella di Pfizer, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, con accesso limitato a speciali apparecchiature di refrigerazione.

E nel frattempo l’Ema, in Europa, aspetta ulteriori approfondimenti. Un qualcosa magari comprensibile a livello scientifico ma difficilmente spiegabile, ad esempio, ai 60 milioni di italiani che si sono sentiti dire di poter ricevere un vaccino europeo, comodo, facile e pure economico ma vedono che in altri Paesi non europei il vaccino ha già l’ok mentre a casa nostra non siamo ancora pronti.

Di chi la colpa di questo ritardo?