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3 hotel e ristoranti da visitare in Alsazia-Lorena

di Chiara Giacobelli

Dove soggiornare, cosa mangiare e quali tour enogastronomici consigliamo nel Grand Est della Francia

Dal pittoresco Hôtel Le Maréchal a Colmar al 5 stelle Régent Petite France a Strasburgo, passando per le Spécialités Nancy Passions Sucrées e non pochi ristoranti tipici. Ecco l’enogastronomia migliore dell’Alsazia e della Lorena.

 

1)  Colmar – Hôtel Le Maréchal e Restaurant Gastronomique A L’Echevin

Con le sue case colorate, i romantici canali navigabili attraversati da piccoli ponti e gli edifici antichi con i caratteristici colombage, Colmar è entrata di diritto tra le località più amate non solo della Francia, ma di tutta Europa. Situata nella regione del Grand Est, la Petite Venise mantiene intatto il suo fascino d’un tempo ed è quindi una continua scoperta per i visitatori che amano perdersi nelle strade acciottolate, tra case pittoresche e balconi fioriti.
Tra le principali attrazioni segnaliamo: la Collegiata di San Martino del XIII secolo, che domina Place de la Cathédrale; il Museo d’Unterlinden, dove è custodita anche la Pala d’Altare di Issenheim; l’edificio della Vecchia Dogana, il più antico della città, che oggi ospita il mercato degli artigiani. Qui è inoltre nato Frédéric-Auguste Bartholdi, lo scultore che progettò la Statua della Libertà di New York: la sua casa natale è oggi un museo. Infine, va ricordato che Colmar si trova sulla Strada dei Vini dell’Alsazia (la famosa Route des Vins), con ottimi vigneti locali specializzati in Riesling e Gewürztraminer.

Durante il nostro viaggio abbiamo soggiornato all’Hôtel Le Maréchal, un 4 stelle luxury situato nella parte più suggestiva della città vecchia. L’edificio risale al 1565 ed è un vero monumento storico aperto tutto l’anno: ospitalità, cordialità e accoglienza sono le caratteristiche distintive della famiglia Bomo, che gestisce la struttura da più di 50 anni. Le trenta camere tra singole, doppie, triple e suite sono tutte decorate e personalizzate nel rispetto dello stile originario e dell’autenticità del luogo, sebbene siano al contempo dotate delle più moderne tecnologie e dei migliori servizi. La colazione continentale con prodotti locali a chilometro zero viene servita nella sala o nella suggestiva terrazza che affaccia direttamente sul canale, per iniziare la giornata nel migliore dei modi.

Punta di diamante dell’enogastronomia è invece il ristorante A l’Echevin, inserito nella guida Michelin, che offre una rinomata cucina gourmet creativa e conta ben 70 coperti, alcuni dei quali godono di una vista mozzafiato sul fiume Lauch. Lo Chef Yoni Couturier vi guiderà in un viaggio sensoriale tra i sapori tipici dell’Alsazia: tra le proposte da non perdere il foie gras accompagnato dal Kougelhopf, un lievitato tipico dell’Alsazia che si presenta come una sorta di brioche farcita con uva passa e mandorle, profumata al rhum o al kirsh. Da provare anche il pescato locale, come la ricciola cruda o cotta con condimento estivo e Aïoli (una salsa provenzale simile alla maionese), oppure il filetto di manzo con cavolo verde, uova di quaglia e tortina di riso all’aglio nero.

L'hotel appartiene a Teritoria, la community presieduta da Alain Ducasse che riunisce ristoratori, albergatori e viaggiatori impegnati per un’ospitalità autentica e consapevole al servizio del mondo vivente. Animate da un senso di condivisione e dalla passione per la propria regione, le oltre 430 strutture di Teritoria si impegnano per la stessa missione: inventare un turismo che faccia amare il mondo.


2)  Strasburgo – Hôtel & Pavillon Régent Petite France

Strasburgo l’europea, la giovane, la dinamica, dove convivono in armonia valori di pace, democrazia e riconciliazione tra i popoli. Il nostro viaggio, dopo Colmar, prosegue nella capitale dell’Alsazia, due volte Patrimonio Unesco e sede del Parlamento Europeo. Qui consigliamo di soggiornare all’Hôtel & Pavillon Régent Petite France, 5 stelle con spa situato nel cuore della città vecchia, dotato di 17 camere raffinate ed eleganti.

 

Aperto nel 2015, l’albergo sorge in un antico edificio costruito sull’acqua nel 1600, che ospitò in particolare i bagni di Napoleone dal 1809 al 1870. La sua struttura a graticcio, con tetti spioventi che si aprono su soffitte dove un tempo venivano essiccate le pelli, è caratteristica della Petite France, dove vivevano artigiani conciatori, mugnai e pescatori. All’interno dell’hotel è anche possibile visitare la vecchia ghiacciaia Les Glacières, costruita nel 1897 tra le mura di un vecchio mulino, completamente ristrutturato nel 1785. Per oltre un secolo Les Glacières ha prodotto ghiaccio per professionisti e privati, ma con la comparsa dei primi frigoriferi negli anni ’60 l’attività è andata progressivamente diminuendo, fino alla chiusura della fabbrica. Da non perdere, dunque, una visita ai macchinari delle vecchie ghiacciaie.

 

Il 5 stelle presenta due tipologie di camere: le Privilege da 25 mq, arredate in stile contemporaneo dove il grigio si abbina al legno per creare un’atmosfera calda, ravvivata da un tocco di colore brillante con vista unica sui canali, sul parco e sulla Petite France; le Executive da 34 mq con pelle e legno, grigio e bianco per creare sobri contrasti, mentre fuori si respira l’animo autentico di Strasburgo, tra preziosi momenti di comfort e riposo. La Spa offre una vasta selezione di trattamenti esclusivi sia viso che corpo, oltre a varie tipologie di massaggi. La sauna, l’hammam, la fontana di ghiaccio, la grotta di sale e la vasca idromassaggio panoramica situata all’esterno con acqua riscaldata e vista sulle casette del centro storico completano un’esperienza sensoriale di benessere davvero unica. Presente anche una sala fitness attrezzata con macchinari di ultima generazione.

Tra le particolarità dell’Hôtel & Pavillon Régent Petite France va sottolineato l’approccio eco-responsabile, volto a ridurre l’impatto ambientale: ad esempio, il 98% dei contenitori è in vetro per contrastare l’utilizzo della plastica monouso, mentre le sale per le conferenze sono dotate di fontanelle e brocche per l’acqua. L’albergo ha inoltre scelto la prestigiosa linea di cosmetici naturali Kos Paris, realizzati con materie prime naturali e biologiche. Non va di certo dimenticata la nota enogastronomica: il ristorante dell’hotel è il frutto delle menti creative degli Chef Nicolas Stamm-Corby e Serge Schaal de La Fourchette des Ducs, un 2 stelle Michelin, affiancati dall’Executive Chef Cédric Koch. Sarà possibile scoprire una cucina gourmet dai sapori mediterranei, da gustare anche sulla terrazza, cullati dalle dolci onde dell’Ill. Consigliamo nello specifico i ravioli con purea di piselli, asparagi verdi, finferli, burro ed emulsione di tartufo estivo, oppure i ravioli agli scampi con zucchine julienne, salsa all’olio, barbabietola rossa e vinaigrette al basilico fresco. Tipici della zona sono il medaglione di vitello dell’Aveyron e il foie gras d’anatra con finferli, asparagi verdi, purea di sedano e mele.
È però anche possibile mangiare al bar, dove oltre a drink e bevande calde troverete un menù più easy e informale. La colazione può inoltre essere servita sulla terrazza, a base di prodotti biologici locali, una selezione di pane e pasticceria, dolci e salati con opzione glutee free.

Durante una passeggiata della città consigliamo invece di fare uno stop alla famosa pasticceria e cioccolateria Christian, che dispone di un’elegante sala da thè al primo piano: qui vale la pena di assaggiare sia i prodotti della tradizione tipicamente alsaziana, sia quelli più raffinati della pâtisserie francese, tra creatività e tradizione. Proprio di fronte, nella via che conduce alla cattedrale, il bistrò La Grande Dame è il luogo ideale in cui gustare la caratteristica tarte flambée, una pizza bianca sottile cotta a legna e farcita con panna acida, cipolla, pancetta affumicata.


3)  Nancy – Grand Hôtel de la Reine, Spécialités Nancy Passions Sucrées e altri ristoranti da non perdere

Ultima tappa del nostro viaggio è la città di Nancy, inserita tra i Patrimoni Unesco e capitale dell’antico ducato di Lorena, nonché una delle città più importanti per la corrente artistica dell’Art Noveau, come potete approfondire nel nostro articolo dedicato a Villa Majorelle. Qui vi portiamo attraverso un viaggio enogastronomico d’eccellenza, a partire dalla Brasserie Excelsior, tempio dell’Art Nouveau e Déco caratterizzato da un grande salone con vetrate d’epoca; tra le diverse specialità regionali servite troverete ovviamente la celebre Quiche Lorraine.
Per degustare piatti e ricette tipiche consigliamo anche l’enoteca Vins & Tartines, dove vengono proposti abbinamenti sfiziosi tra i prodotti della cantina e i piatti della cucina, in un’atmosfera informale all’insegna della convivialità. Menzione a parte merita il ristorante A la table du bon roi Stanislas, che trae spunto da un originale menù ispirato a ricettari del XVIII secolo.

 

Fulcro della città è la splendida Piazza Stanislas, dove si affaccia il Grand Hôtel de la Reine (comodo anche per il fatto di trovarsi a pochi passi dall’Ufficio del Turismo). La suggestiva struttura fu fatta edificare dal duca di Lorena Stanislas Leszczynski a metà Settecento per ospitare una scuola di musica per sua moglie e per la regina Maria Antonietta; oggi l’albergo conta 51 camere di lusso, mentre le facciate e i tetti sono classificati Monumenti Storici. Nancy, compresa nella regione del Grand Est, vanta anche una speciale tradizione dolciaria, che l’ha resa famosa in particolare per il babà, originario della Polonia (il famoso babka) e successivamente della Lorena, diverso sia nella forma che nel sapore da quello napoletano: qui viene servito con il vino Tokaji al posto del rhum e farcito con uva passa, canditi e zafferano.
Questo e altri dolci dalle antiche origini sono stati rilanciati, valorizzati e rivisitati sotto il brand Nancy Passions Sucrées Specialities, nato proprio per tutelare il ricco patrimonio gastronomico e il know how di pregiate preparazioni dolciarie, molte delle quali sono state brevettate. È possibile partire per un tour goloso facendo tappa nelle migliori pasticcerie della città, ognuna specializzata in un prodotto specifico.

 

Tra gli ambasciatori di questa lunga tradizione c’è sicuramente Jean-François Adam, titolare dell’omonima Maison Adam, con oltre quarant’anni di esperienza alle spalle. Noi di Affaritaliani.it abbiamo avuto il privilegio di assistere alla preparazione della torta Saint-Epvre, composta da due meringhe rotonde alle mandorle farcite con una crema alla vaniglia, amalgamata con granella di torrone. Le famiglie di Nancy sono solite gustare questo dolce dopo il pranzo della domenica, ma la ricetta originale risale addirittura alla fine del XIX secolo. “Dal 1882 ad oggi i prodotti e gli strumenti sono cambiati – ci ha spiegato Adam – quindi la ricetta di un tempo è stata adattata ai nostri giorni. Personalmente già a otto anni sapevo di voler fare il pasticcere e sognavo che un giorno avrei avuto il mio negozio, come poi è stato. La torta Saint-Epvre fa parte del patrimonio culturale e gastronomico di Nancy, oltre che della regione del Grand Est, quindi non potevo assolutamente disperdere la ricetta o vendere il mio laboratorio a un panettiere industriale. Un domani, la persona che raccoglierà questa eredità dovrà avere i miei stessi valori: vorrei infatti trasmettere tutti i miei segreti a qualcuno che intenda impegnarsi per la qualità e la conservazione di questo immenso patrimonio”.
Tra le altre preparazioni dolciarie tipiche del territorio ricordiamo le caramelle al bergamotto, il Gâteau du Voyageur o Pain de Gênes, i Macaron di Nancy, le Perles de Lorraine, le Visitandines, le Florentine ou Marquise, la Vaute de Lorraine, le Seichanais e molti altri prodotti che potrete scoprire nel sito ufficiale di Nancy Passions Sucrées Specialities.