Food
Altro che dieta mediterranea, in Italia cresce la cattiva alimentazione
Secondo uno studio dell'Università Niccolò Cusano, i disturbi della nutrizione sono cresciuti del 900% rispetto al 2000. Solo il 30% degli italiani mangia sano
Ma non è tutto. Secondo l’Unicusano, tra i primi cinque reparti che ospitano persone affette da DNA vi sono pediatria e neuropsichiatria infantile, segno della crescente tendenza dei giovanissimi a cadere nella trappola dei disturbi della nutrizione e del comportamento alimentare. Inoltre, se disturbi come l’anoressia e la bulimia erano in passato legati al sesso femminile, oggi non è più così: a soffrire di queste malattie disfunzionali della nutrizione sono soprattutto i maschi fino ai 14 anni, il cui tasso di ricovero – solo tra il 2014 e il 2018 – è aumentato del +110%.
Disturbi che sembrano più presenti nel Centro-Nord Italia (65,7% dei casi), con in testa la Lombardia, la Toscana e il Piemonte. Secondo i dati raccolti dall’Unicusano, anche per ciò che riguarda la nutrizione il fattore zero sembra essere l’industrializzazione. Mentre i Paesi poveri dell’Asia, dell’Africa e del Sudamerica non sembrano essere toccati da questo fenomeno, l’Occidente si aggiudica il primato per casi ogni 100mila persone, a confermare come questi disturbi siano culture bound syndromes (ovvero determinati dalla cultura di ogni Paese).