Food

Andrea Provenzani presenta Il Liberty con l'abito nuovo

Andrea Provenzani è il capitano che guida una squadra coesa ed unita


Uno dei gesti più antichi, forse addirittura il più antico, nobile, il mangiare; così concreto ed essenziale che abbina necessità e piacere. Il cuore de Il Liberty comincia a battere da qui, creando e costruendo energia pulita, sana, positiva che stimola una costante voglia di dinamicità, di miglioramento, senza che vengano mai dimenticate e messe da parte origini e tradizione, i capisaldi che hanno cementato le sue solide fondamenta.

Dal 1992, anno di apertura, anche il pubblico si è evoluto, è divenuto più esigente, più voglioso di uscire a cena, modificando ciò che era vissuto come un’occasione in un’abitudine, attento sicuramente alle novità ma soprattutto anche a quei luoghi che infondono certezza e donano sicurezza e che col il tempo, un boccone alla volta, infondono un inconfondibile senso di appartenenza.

Andrea Provenzani è il capitano che guida una squadra coesa ed unita, propone una cucina comprensibile, sincera, invitante, gustosa e ricca che mette in risalto quelle che dovrebbero essere le peculiarità sia di uno chef ma soprattutto di un cuoco, ovvero la conoscenza della materia prima, la capacità e la tecnica di saperla lavorare e cucinare attraverso un lavoro di squadra, di deleghe dove ogni interprete è responsabilizzato per arrivare a portare in tavola un piatto che faccia godere il cliente.

liberty 1Credits: Carlo CasellaGuarda la gallery

Tradizione che accoglie le contaminazioni, esattamente come è stata la storia d’Italia, per secoli e secoli influenzata da tante differenti dominazioni di popoli stranieri che hanno portato la loro cultura e hanno arricchito la nostra con ingredienti, preparazioni, abbinamenti e l’hanno fatta crescere fino a diventare la prima al mondo per varietà. E così i piatti che hanno caratterizzato questo ristorante, fino a divenire sue icone riconoscibili, come la parmigiana di melanzane, lo spaghetto al cipollotto, i bucatini alle doppie acciughe, il vitello tonnato, la costoletta, lo smoke trovano periodicamente modo di rinnovarsi, di crescere, di stupire per autenticità senza perdere la loro identità.

Ambiente raccolto, invitante e discreto, non si presta attenzione a trascurabili effetti speciali, ad ingredienti sconosciuti che incutono timore, ad abbinamenti che sfiorano l’irrealtà e terrorizzano, Il Liberty pensa al gusto, a cose buone, a far sentire a proprio agio il cliente senza essere chiassoso e invasivo.

La pausa estiva gli ha permesso di presentarsi oggi con il suo abito nuovo, ideato dall’architetto Carlo Donati, un taglio internazionale, moderno che non dimentica le sue origini ma evolve la sua identità, andando a toccare quelle atmosfere londinesi o newyorkesi con la raffinata scenografia blu notte, i vetri ambrati della
balaustra, l’elegante ottone brunito delle lampade e dei particolari che caratterizzano la sala. Un dialogo continuo tra presente e passato, anche attraverso la riscoperta di una parete di mattoni per orientare il proprio sguardo al futuro e affrontare una nuova sfida.

 

Il Liberty

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